La ricetta per un antipasto di Natale veloce e colorato, i tramezzini alla crema di stracchino e rapa rossa non mancano mai nel vassoio dei miei sfizi che accompagnano l’aperitivo della vigilia.
Una ricetta che non ricordo dove ho appreso, forse navigando nel web tanti anni fa, ma che nel tempo ho personalizzato secondo i miei gusti: più decisi con il pane scuro alla segale o con il classico tradizionale pane bianco in cassetta. Comunque si scelga, sono piacevoli al palato e incontrano il gusto di tutti i miei invitati.
La preparazione è semplice e può essere fatta con largo anticipo, senza compromessi per il gusto.
Preparo la crema lavorando molto bene lo stracchino con del pepe rosa, del pepe nero, un filo d’olio e un piccolo pezzetto di rapa rossa frullata.
Farcisco due o tre strati e, prima di coprirli, tagliuzzo sopra dell’erba cipollina. Copro bene il mio blocchetto con della pellicola e congelo fino al momento dell’utilizzo.
Lo ammetto, li preparo ritualmente perché sono buoni ma anche perché mi consentono di portare quel tocco di rosa in tavola che seduce facilmente.
Ho cercato di dare loro un nome per molto tempo, perché tramezzini alla rapa rossa non mi è mai bastato, suonando nelle mie orecchie come banale e ordinario.
Poi, quest’anno, l’illuminazione.
Ma saltiamo per un attimo di palo, in frasca.
Prima di conoscere Gabriele bevevo poco. Uhm, lui non lo descriverebbe così, quanto piuttosto con i termini “bevevi male, Luci”.
Certo non posso dargli torto.
Mi dividevo tra spritz, vino rosso e bianco fruttato: la discriminante era rappresentata solo dal frangente.
Un bere senza etichetta, un gesto piuttosto inconsapevole e molto superficiale, che non approfondiva i perché, i dove, i come.
Grazie alla sua profonda passione per il vino, ho imparato a conoscerlo, a riconoscerlo, ma soprattutto a capire se si tratta di un qualcosa fatto come si deve oppure no. Se ripenso agli ultimi 8 anni della mia vita posso dire che imparare a bere richiede attenzione, curiosità e tanta passione per la convivialità e il confronto, tutti aspetti che ci appartengono reciprocamente.
Dall’amare il vino all’amare i cocktail il passo è breve e molto agile e talvolta un drink dopo cena rappresenta per noi un momento di relax impagabile, specialmente se in compagnia di amici.
Perciò, da circa qualche anno, a Natale tendo a regalargli qualche bottiglia di Gin, di Vermouth o di Rhum, investendo del tempo nella ricerca dei prodotti dalla storia più interessante e particolare.
Quest’anno invece, il caso ha anticipato le mie mosse. Ho scoperto NIO Cocktails che, a scanso di equivoci, non è un remake all’italiana di Matrix.
NIO Cocktails è il risultato degli sforzi di 3 giovani italiani la cui attività risponde alla domanda: come è possibile gustare un drink perfetto ovunque io mi trovi, solo o con amici, avendo o meno velleità di bartender?
Una serie di drink già mixati cui basta solo aggiungere del ghiaccio: tutto qui, poi sei libero di goderti il momento nella tranquillità del tuo salotto, quando non hai troppa voglia di infilarti le scarpe per uscire la sera o magari senti il desiderio di gustarti qualcosa di particolare, ma non hai gli ingredienti giusti per prepararlo.
E fu così che, anni luce dal mio rituale modus operandi, selezionai sul sito le buste dei suoi drink preferiti, fino a riempire l’intera cassettina da 10:
– due consolanti Boulevardier per ingannare l’attesa con un aperitivo dell’ultimo minuto, per tutte le sere in cui non riesco a preparare una cena come si deve;
– un rinfrescante Daiquiri per consolare la sua malinconia di una Cuba selvaggia;
– due appaganti Negroni per soddisfare la sua predilezione per Vermouth e Gin;
– un Milano-Torino, per ironizzare sull’inesauribile quantità di km che macina ogni anno;
– un A walk in The Park per appagare il suo frequente bisogno di sentire profumo di bosco;
– due Let the Flow Start, ossia un drink il cui ricavato viene destinato ad Amatrice, perchè un po’ di solidarietà fa del bene non solo a chi la riceve.
Ne manca uno.
Quando l’ho visto la mente è volata ai miei piccoli bocconcini rosa. Eccolo, il nome che che cercavo per loro, ed ecco il drink che voglio sulla mia tavola per questo Natale.
La ricetta per i miei Tramezzini Cosmpolitan è a qualche riga da qui.
“Non bere mai perché ne hai bisogno, poiché questo è un atto razionale che ti porta dritto alla morte e all’inferno.
Bevi perché non ne hai bisogno, poiché questo è un atto irrazionale e l’antica salute del mondo.”
(G. K. Chesterton)
INGREDIENTI & PROCEDIMENTO
per un antipasto di Natale veloce, il Tramezzino Cosmopolitan
1 confezione di pan carrè bianco o alla segale
Un piccolo pezzo di rapa rossa lessata
1 confezione di stracchino (oppure della robiola)
un filo d’olio extravergine
pepe rosa Q.B.
pepe nero Q.B.
erba cipollina Q.B.
per decorare: menta, erba cipollina, pepe rosa
Stendi una fetta di pan carrè su un pezzo di pellicola per uso alimentare.
Frulla la rapa con gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Regola di sale e pepe a piacere.
Distribuisci il composto sulla prima fetta, tagliuzza sopra dell’erba cipollina e copri con la seconda fetta.
Prosegui fino al termine delle fette di pane.
Avvolgi bene con pellicola e metti in congelatore. Estrai all’occorrenza, attendi leggermente che il tutto perda un po’ di rigidità e taglia in tranci o a cubi con un bel coltello affilato.
Guarnisci con altra crema allo stracchino e rapa rossa che doserai con l’aiuto di una tasca da pasticcere.
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