Fra piume dorate e velluti scuri, mi sono apparecchiata per il Carnevale mascherandomi come una dama di corte a un ballo segreto, per parlare di… frittelle di Carnevale all’arancia che con Venezia non c’azzeccano nulla.
Cosa penserebbe il Doge se mi vedesse? Forse “Ma come osi, tu, campagnola di terraferma!?”.
Sì, griderebbe allo scandalo, perché ai veneziani certi torti non puoi proprio farli. Un inganno? un affronto storico? o solo un capriccio carnevalesco?
Dogi defunti, quindi a voi che leggete la sentenza.
Il guanto nero lungo, la maschera dorata, il rossetto deciso e un accenno di mossa teatrale a sollevare una frittella.
Dietro le quinte, però, la verità è meno poetica; i miei capelli infatti odorano ancora di fritto e l’aria della stanza non è così calda per denudare le spalle. Pigio come una dannata sul telecomando dell’inverter. Dai, concentrati. Svesti i panni da cuoca e ora azzarda quelli della modella. E così cerco di mantenere un’aria da nobildonna, ma in cuor mio so già che la prima frittella che terrò tra le dita finirà direttamente tra i miei denti, senza alcuna grazia teatrale, sbavandomi il rossetto.
Ah, che magico mondo quello del set fotografico. Nessuno può vedere oltre. Nessuno sa che potrei avere ai piedi le scarpe da tennis o le infradito o il grembiule ancora allacciato dietro alla schiena.
Addento la prima di quelle che non sono appunto le classiche fritole veneziane, ma delle ribelli, esuli golose frittelline profumate d’arancia che profanano i dogmi della Serenissima. Croccanti al morso e soffici al palato con un sapore che sa di sole d’inverno e di feste danzanti. Questo è tutto ciò che mi passa per la mente mentre scatto.
Quest’anno mi sono abbandonata allo spirito del Carnevale come non avevo più fatto da quando portavo le calzette corte: una grande opportunità per travestire se stessi e anche i sapori, mescolare storie, giocare con le tradizioni. Ecco perché, mascherata come una dama d’altri tempi, mi prendo la libertà di sfornare frittelle che di veneziano hanno solo l’atteggiamento sfrontato.
Perché sto vivendo il 2025 come l’anno delle libertà ritrovate: l’anno in cui non voglio più stare nascosta dietro alle parole, voglio starci accanto. Voglio dare un volto alle mie mani. È l’anno in cui mi sono ripromessa di osare nel lavoro, in cui abbandonare l’assurda timidezza di occupare quello spazio che mi sono creata da sola. Provo a mettermici comoda, invece, mostrando idee, vestendo la mia creatività da testa a piedi e raccontando tutto l’arcobaleno dei miei colori.
Si è fatto il tempo di indossare la mia storia, le mie idee, con determinazione e sfrontatezza, con il coraggio di chi sta capito che la vera magia è non temere di mostrarsi per intero.
L’occasione del Carnevale è stata la miccia deflagatrice. Su la maschera e via la maschera allo stesso tempo: quando serve, quando mi va, ridendo a voce alta, senza pensare ad altro se non al momento che sto vivendo.
Ma prima di passare alla ricetta, ripassiamo i fondamentali sulla frittura.
Ecco i segreti per friggere alla perfezione le frittelle di Carnevale:
- Temperatura dell’olio perfetta: mantengo l’olio a 170-175°C. Se è più caldo, le frittelle si scuriscono fuori e rimangono crude dentro; se è troppo freddo, assorbiranno troppo olio.
- Uso dell’olio: sebbene gli oli di semi non siano una manna per la salute, quando friggo – cosa davvero occasionale -uso l’olio di arachidi, in particolare, quello alto oleico; ideale perché ha un punto di fumo alto, resiste meglio alle alte temperature e non irrancidisce facilmente, mantenendo la frittura leggera e croccante.
- Quale padella per friggere? Io prediligo il Wok in acciaio o ferro (questo quello che uso): sono perfette per friggere con meno olio e ottenere una croccantezza uniforme. Oppure un tegame in tegame in acciaio con fondo spesso con bordi alti e dritti (tipo questo).
- Dimensioni tonde delle frittelle: uso due cucchiaini per creare frittelle di circa 6/7 cm di diametro e, per evitare che assumano forme strane mentre le verso nella pentola, immergo il cucchiaino di impasto direttamente nell’olio e mi aiuto con l’altro per far cadere, con un gesto deciso, la pastella. In questo modo non c’è una caduta dall’alto dell’impasto con conseguente deformazione.
- Girare spesso le frittelle: non le perdo mai di vista e le muovo continuamente o le spingo verso il basso con la schiumatola affinché cuociano in tutti i punti.
- Non cuocerne troppe insieme: friggo poche frittelle alla volta (6/7) per evitare che abbiano tempi di cottura diversi e perchè la temperatura dell’olio scenda troppo.
- Asciugatura perfetta: scolo le frittelle su carta assorbente per fritti per eliminare l’olio in eccesso.
- Nello zucchero subito!: dopo averle rapidamente asciugate le passo subito nello zucchero semolato mentre sono ancora calde per farlo aderire meglio.
- Friggitrice elettrica – sì o no? Decisamente sì! In questo caso le ho cotte in una casseruola, poiché la friggitrice ad immersione (la friggitrice cool zone – la mia preferita), la trovo perfetta quando friggo grandi quantità di cibo, magari crostali (prima) e frittelle poi, necessitando la vasca di importanti quantitativi di olio. In ogni caso usare una friggitrice è la mia scelta preferita: da quando l’ho scoperta il fritto non rinuncio quasi mai perchè mi permette di mantenere la temperatura dell’olio perfetta e soprattutto un fritto più “pulito”. La friggitrice Cool Zone (questo il modello che uso) ha un design che permette di mantenere una temperatura più bassa nella parte inferiore del serbatoio dell’olio, creando una zona “fredda” sotto la resistenza di riscaldamento. I suoi benefici sono evidentissimi… tra questi il fatto che l’olio resta più pulito perché i residui di cibo che cadono sul fondo non si surriscaldano e non bruciano rapidamente (cosa che genera anche cattivi e persistenti odori nell’ambiente). La degradazione dell’olio è più lenta, quindi può essere riutilizzato più volte senza perdere qualità.
LA RICETTA DELLE FRITTELLE DI CARNEVALE ALL’ARANCIA
INGREDIENTI
(circa 40 frittelle)
500 g farina tipo 0 100% grano italiano di Grandi Molini Italiani (W 200)
250 g succo d’arancia
150 g zucchero semolato
4 uova
2 prese di sale
scorza di 2 arance bio
1 bustina lievito per dolci
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
1.5 litri di olio di arachidi (io di semi alto oleici)
q.b. zucchero semolato per servire
PROCEDIMENTO
Per preparare le Frittelle di Carnevale all’arancia, prendi una ciotola e setaccia la farina con il lievito.
In una seconda ciotola monta le uova con lo zucchero e la scorza grattugiata di 2 arance fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unisci il succo di arancia gradualmente continuando a lavorare con le fruste, aggiungi il sale e le farine setacciate, amalgama gli ingredienti quel tanto che basta ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Versa l’olio in una casseruola adatta alla frittura.
Ponila sul fuoco e porta la temperatura a 170°C circa. Aiutandoti due cucchiaini versa l’impasto nell’olio.
Per friggere al meglio: gira le frittelle delicatamente durante la cottura per farle dorare in modo uniforme.
Cuoci per qualche minuto, fino a quando risulteranno dorate.
Quando le frittelle di Carnvevale all’arancia sono pronte, scolale su una teglia coperta con carta per fritti per eliminare l’olio in eccesso e poi passale subito nello zucchero semolato.
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