Bundt cake al miele e arancia rossa: in altre parole, le forme gentili ma decise della donna che ammiro.
“Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che tu possa reggere con mano mortale in grado di imprigionare la libertà della mia mente”. Parole dal pugno di Virginia Woolf, nel secolo scorso, mai come oggi attuali e significative per me al pari di: “Ognuno va dove vuole stare e lascia ciò che vuole perdere”. Lo scriveva la “rivoluzione anzitempo” fatta persona, Frida Kahlo, personaggio che m’incanta da sempre, incarnazione di forza e sofferenza, donna che ha amato fino all’osso, che si è spezzata e ricostruita mille volte.
Nelle sue opere, nel suo viso fiero, nel suo fardello di dolore esibito senza vergogna c’è tutta la forza di chi non ha mai smesso di essere fedele a se stessa. È questo che mi ispira di lei: la capacità di stare in piedi nonostante tutto, di raccontarsi senza filtri, di non avere paura di mostrarsi fragile e tenace allo stesso tempo. E di riuscire, senza il minimo fraintendimento, ad esserlo.
Ed è così che immagino la donna oggi, in qualsiasi forma di battaglia: dalla più leggera a quella più sfidante. Libera. E non in quel senso melenso che a volte viene appiccicato alla parola “libertà”, come fosse una concessione, un premio per chi non disturba troppo, per chi resta dentro i confini imposti, per chi si accontenta. No. La libertà intesa come atto di coraggio, di scelta oltre la convenienza, di superamento del confine della comodità. È la consapevolezza di poter scegliere per sé, di riscrivere le proprie regole, di non aspettare che sia qualcun altro a stabilire cosa sia giusto o sbagliato.
E sì, lo ricordo con fierezza di esserci riuscita a varcare il confine della comodità, di aver preso in mano le redini del mio cavallo per creare la mia personale rivoluzione.
Io ma, come me, tante.
Può suonare retoricamente femminista, ma non è altro che la fotografia di una realtà sempre più diffusa: la maggior parte di noi oggi non si accontenta più. Abbiamo smesso di aspettare che qualcuno ci venga a salvare o che il destino si accorga di noi. Siamo noi a creare, a sbagliare, a rialzarci, a ricominciare. E in questo cammino, “dolcemente complicato”, in questa continua rivoluzione personale, non perdiamo il diritto di creare bellezza, di trasmettere dolcezza, di trovare poesia nelle piccole cose. Perché essere forti non significa essere di ghiaccio, ma semplicemente essere fedeli a se stesse, senza il timore di risultare troppo, di chiedere troppo, di volere troppo. La donna libera mostra cicatrici che raccontano la sua storia, e non le usa come giustificazione per rimanere ferma.
Per anni ho pensato che essere forte significasse allontanare la vulnerabilità, proteggermi dall’attaccamento, scegliere con calcolo, dimostrarmi solida, forte, ruvida persino. La vita mi sta insegnando che la forza vera sta nel lasciarsi coinvolgere senza perdere se stesse, senza rinunciare ai propri spazi, al proprio centro. Nel provare ad amare altre forme di vita senza esserne dipendenti o subordinate. Nel restare, se vale la pena, se aggiunge valore, e nel partire quando è giusto farlo.
La donna che ammiro sa stare in piedi, ma sa anche danzare. E tra una rivoluzione e l’altra, sa che il più romantico dei dolci può essere un atto di ribellione quanto una scelta radicale di vita.
Questa sono io. E forse, se ti riconosci, sei anche tu.


Bundt cake al miele e arancia rossa
INGREDIENTI
Per la Bundt cake al miele e arancia rossa
300 g farina 0 100% Grano Italiano Grandi Molini Italiani
8 g lievito per dolci
2 g bicarbonato di sodio
2 g sale
120 ml spremuta di arancia rossa
120 ml latte a temp. ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
230 g burro ammorbidito
200 g zucchero semolato
100 g miele millefiori
4 uova grandi a temp. ambiente
Scorza grattugiata di 1 arancia rossa
Per la buttercream alla meringa svizzera
100 g di albumi
200 g di zucchero
300 g di burro
1 presa di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia


PROCEDIMENTO
Per la Bundt cake al miele e arancia rossa
Preriscalda il forno a 175°C, mod. statica.
Imburra con cura e infarina uno stampo da Bundt Cake da 10 tazze (circa 2,4 litri – io ho usato questo).
In una ciotola media, setaccia tutte le polveri (tranne il sale) e tieni da parte.
In un’altra ciotola, mescola il succo di arancia rossa, il latte e l’estratto di vaniglia e tieni da parte.
Nella ciotola della planetaria dotata di frusta flessibile monta il burro a velocità media fino a renderlo cremoso. Aggiungi lo zucchero e il miele, le zeste di arancia e il sale e continua a montare fino a ottenere un composto leggero, chiaro e spumoso.
Rompi le uova, e sbattile leggermente con una forchetta. Per amalgamarle al meglio con il burro è preferibile leggermente intiepidirle fino a circa 30°C, a microonde o a bagnomaria.
Aggiungi le uova, poco alla volta al composto di burro. Raschia i lati della ciotola secondo necessità.
Riduci la velocità al minimo e aggiungi la miscela di polveri in tre volte, alternando con i liquidi e terminando con le polveri. Lavora poco, solo fino a quando gli ingredienti risultano amalgamati.
Versa l’impasto nello stampo preparato, livellando bene la superficie e sbattendolo leggermente sul tavolo per far uscire le bolle. Inforna per 45 minuti circa e fai la prova stecchino prima di sfornare.
Lascia raffreddare la torta nello stampo per 15 minuti, poi capovolgila su una gratella e lascia raffreddare completamente.
Per la buttercream alla meringa svizzera
Unisci albumi e zucchero in una ciotola di metallo perfettamente asciutta e pulita.
Metti la ciotola sopra una pentola con un po’ d’acqua in leggera ebollizione.
Mescola con la frusta continuamente e porta il tutto a 65/68°C: lo zucchero sarà completamente sciolto e la miscela sarà più fluida e opaca. Versa il tutto nella ciotola della planetaria e monta con la frusta a fili fino a ottenere una meringa molto fissa e dai picchi rigidi: dovrà diventare voluminosa, bianca e lucida. Continua a montare fino a quando avrà raggiunto i 32°C.
A quel punto aggiungi il burro è morbido (circa 20°C): inizia a incorporarlo piccoli pezzi alla volta, aspettando che venga assorbito prima di aggiungerne altro. La meringa si sgonfierà inizialmente, ma continuerà a montare e diventerà una crema liscia.
Se la buttercream sembra separarsi o risultare troppo liquida, continua a montare: spesso si sistema da sola con qualche minuto in più di lavorazione. Durante l’inserimento del burro aggiungi anche il sale.
Una volta ottenuta una crema liscia, aggiungi l’estratto di vaniglia o altri aromi.
Usala subito per decorare la Bundt cake al miele e arancia rossa con una bocchetta festonata.



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