Nasce da una Crostata estiva al pistacchio con confettura di lamponi e acqua di rose, che incanta per i suoi brillanti colori estivi, la mia nuova Primavera.
In ogni sua parte un pezzetto della mia vita precedente, che piano piano ho lasciato cadere come i petali di una margherita.
Una vita dai colori intensi ma dai toni troppo accesi.
Un ritmo tumultuoso e sfibrante, al pari di una lunga cavalcata senza sella sulla sabbia.
Una frenesia di note vivaci ma totalmente scomposte, a comporre una melodia assordante e troppo lontana dai miei canoni musicali.
Poi un giorno, nel pieno del grande concerto, mi sono alzata, lasciando cadere spartito e strumento, all’improvviso, e come solo le donne che arrivano alla fine della loro corsa sanno fare.
Non ho alzato la mano, non ho reclamato attenzione, né chiesto permesso.
Ho solamente pensato “per me è tutto”: e il Mio tutto corrispondeva esattamente a quel congedo.
Voglio credere che la capacità di lasciar andare un amore troppo opprimente, un percorso di studi non adatto, o un ciclo di eventi che ci ha resi protagonisti di una storia che non ci rappresenta, possono assurgere quasi a fonte di ispirazione per costruire un nuovo domani.
Questa torta estiva al pistacchio, lamponi e rose, ha rappresentato per me quel piccolo scanso su cui appoggiare il piede nell’affrontare la nuova parete da scalare.
Un parete impervia, ma che svetta in un “blu dipinto di blu”, lo stesso blu con cui mi sto dipingendo mani e faccia.
È il mio primo passo: il gran giorno è finalmente arrivato.
Lieta di inaugurarlo così, con sapori e profumi dell’arcobaleno, racchiusi in una frolla al pistacchio di Sicilia, arricchita da una confettura fatta in casa ai lamponi e acqua di rose,golosi lamponi freschi e uno strato generoso di ganache al cioccolato bianco.
La ricetta e tutti i passaggi per realizzare questa crostata con facilità, si trova qui.
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