Ricordo perfettamente la prima volta che ho addentato uno di questi Dolcetti al limone e farina di mais fumetto.
Ero nella mia cucina, scomodamente seduta sullo sgabellino di rovere, quello che utilizzo per allungarmi e prendere oggetti che il mio ragguardevole metro e 66 non mi consentono di definire “a portata di mano”.
Li avevo imbastiti per un tè pomeridiano, in questi pomeriggi di Novembre che non sanno ancora d’inverno, ma nemmeno più d’autunno.
Oltre la finestra con i riquadri all’inglese osservavo il mio giuggiolo affaticato dalle lunghe e ventose ondate di pioggia che si sono susseguite imperterrite, affaticando il nostro paese da nord a sud.
I suoi rami secchi e spogli, ma pieni di frutti, raccontavano chi era riuscito a sopravvivere e chi, invece, si era lasciato cadere.
Sono uscita a controllarlo, sotto un cielo dai toni piatti e spenti che privano di profondità le cose e la natura, riducendole a semplici componenti di una dimensione asfittica e grigia. Me ne stavo dritta in piedi davanti a lui, sotto i miei piedi le sue foglie gialle e lucide.
Con la testa un po’ inclinata, lo fissavo: quanto mi appariva triste con le sue mille braccia esili a penzoloni.
“Hai un’attitudine perfettamente intonata alla giornata” ho pensato, quindi ho adagiato i palmi sulla sua corteccia scura, contorta e dura. Nelle sue mille pieghe, il velluto morbido del muschio.
Mi sono sollevata sulle punte e ho afferrato maldestramente le giuggiole più belle, notoriamente appese ai rami più alti. Sotto una leggera pressione dei polpastrelli si sono sgonfiate, accartocciandosi.
Questione di poco e anche loro sarebbero avrebbero raggiunto il tappeto di piccole foglie.
Ogni anno rivive lo stesso identico momento: resta solo e nudo ad affrontare le difficoltà della stagione più dura, esattamente come un porto il mare, senza più le sue barche.
Nel pensarlo, una punta di compassione mi ha attraversato l’animo.
Ho aperto il cancello e mi sono incamminata lungo il fossato, stupendomi nel vedere alcune calle fare capolino tra lunghi fili d’erba, le stesse che l’anziano vicino di casa mi regala, dopo averle raccolte in mazzi, nel pieno della stagione primaverile.
Poco più in là, nel mezzo di un grande campo, un arione cenerino mi teneva d’occhio, nell’attesa mi levassi di mezzo per poter ficcare il becco nell’acqua, alla ricerca di qualche cosa con cui sfamarsi.
E già, in fondo ce l’avevo anche io qualcosa di buono su cui mettere la bocca.
Ho lasciato campo libero all’uccello per tornare sui miei passi.
Ho spinto la porta di casa ritrovando, in un istante, il calore e i profumi di quello che avevo lasciato per un lasso di tempo che non avrei saputo quantificare.
Mi è sembrata pura magia: ogni cosa era al suo posto, la mia teglia di impasto ancora sul tavolo.
Con un coltello affilato, e un po’ d’attenzione, l’ho tagliato in tanti piccoli triangoli, pulendolo bene dopo ogni affondo.
Scovare un sapore originale in un piacere semplice, e al contempo non elaborato, è forse ciò che mi regala più emozione.
La consistenza confortante della polenta dalla grana fine associata al gusto frizzante del limone è un qualcosa che il mio cervello non aveva mai immaginato.
Un dolcetto chic al limone senza burro, reso velluto dalle note vanigliate del cioccolato bianco: attimi di piacere al pari di una colazione piena di sole, il nome del blog tra le cui interessanti pagine ho scovato la ricetta.
Dieci minuti, una spatola e l’animo malinconico: questi sono gli ingredienti giusti per la cura con i Dolcetti al limone e farina di mais fumetto.
STRUMENTI
stampo a cerniera rettangolare da 28*18 cm
spatola
casseruola
frusta
ciotola per fondere a bagno maria
carta forno
INGREDIENTI
Per la base
250 g mascarpone
90 g zucchero semolato
il succo e le zeste di 1 limone non trattato
280 ml di latte intero
80 g farina di mais fumetto
80 g di cioccolato bianco
1 uovo
pizzico di sale
Per la glassa
100 g cioccolato bianco
60 g yogurt greco
PROCEDIMENTO
Preparerete i dolcetti al limone e farina di mais fumetto in poco tempo.
Iniziate portando il forno a 170° C.
Mescolate bene il mascarpone con lo zucchero, le zeste e il succo del limone.
Portate ad ebollizione il latte intero e aggiungete, a pioggia, la farina di mais fumetto, mescolando con una frusta per evitare grumi.
Togliete dal fuoco, versate il cioccolato bianco fuso e l’uovo, e mescolate bene.
Aggiungete un pizzico di sale, poi versate nello stampo coperto di carta forno e livellate con il dorso di un cucchiaio (qualunque stampo utilizziate, ricordate che l’impasto dev’essere alto circa 3 cm).
Infornate per 30 minuti, lasciate raffreddare e conservate in frigo.
Preparate la glassa fondendo a bagno maria (o in microonde) il cioccolato bianco e lo yogurt greco . Stendete bene sulla superficie aiutandovi con una spatola e riponete in frigo.
Tagliate in tranci il composto per ottenere i vostri Dolcetti al limone e farina di mais fumetto.
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