Come ti concio una torta per la festa… e che festa: la festa degli innamorati, altrimenti vista come l’occasione in cui si acquistano, come non ci fosse un domani, cuori gonfiabili, tazze tempestate di amorini, mutande appesantite da pizzi scomodi e improbabili. Ah, sì, fra le varie, pare sia anche l’occasione per celebrare l’Amore.
Negli anni in cui avevo archiviato “La storia infinita” in favore de “Il tempo delle mele” come film preferito, gadgets come questi pullulavano sulle mensole della cameretta. Non erano necessariamente regali del “Philippe” di turno, quanto più di frequente ammennicoli cercati con dovizia apposta per te – solo per te e solo per oggi – dall’amica del cuore, dalla sorella, dalla compagna di scuola.
E nel tempo si è sedimentata la convinzione che sentirsi trascinati da una forza esterna a dover celebrare l’Amore, prima ancora che in ragione di una spinta interiore, è la perfetta banalizzazione del tutto.
Messa così infatti, che soddisfazione si prova?
É un po’ come pressare psicologicamente il fidanzato a seguirti per negozi pur sapendo che preferirebbe lanciarsi col bungee-jumping, ma senza corda.
Che appagamento dà? Automaticamente tutte le promesse stile “la tua felicità è anche la mia” evaporano all’istante.
Sì insomma, essere obbligati a fare qualcosa che dovrebbe andare a beneficio dei sentimenti è contro qualsiasi sentimento.
Comunque bombardare San Valentino è una pratica molto in uso e anche un tantino démodé, quindi che ognuno compri le mutande che vuole, si riempia la macchina con i più pelosi cuscini che desidera perché il mondo è bello perché vario e l’economia può continuare a girare.
Però, c’è un però. Mettiamo da parte le chincaglie pacchiane per un momento.
Qualche giorno fa, spinta da curiosità, sono andata a cercare qualche informazione su tale Valentino. Lo scopro essere un vescovo vissuto intorno al 200 d.c., morto decapitato all’età di 97 anni, colpevole di aver celebrato il matrimonio fra un pagano ed una cristiana nel periodo in cui l’impero romano aveva inasprito le persecuzioni contro questi ultimi.
Vi siete intristiti? eh, ma non è finita.
La cerimonia avvenne in fretta e la coppia morì mentre Valentino dava loro la benedizione perché la giovane era molto malata.
Quindi morte su morte, in nome dell’amore e per celebrare l’amore.
Ho chiuso il pc e con il mood da 2 di novembre piuttosto che da rose rosse e cioccolatini, mi sono messa a fare una torta, una torta che non mi convinceva nel passato ma che, nel tempo, ho imparato ad ingentilire. Inflazionata e americana al punto giusto, con qualche accorgimento si è rivelata davvero morbida e confortevole come il velluto che promette di ricordare, con un sapore deciso ma fresco grazie alla nota agrumata dell’arancia.
La realizzo sempre con un certo coinvolgimento, sarà per la sua texture rosso intenso, sarà per le varianti creative in cui posso sbizzarrirmi. La dedico a chi si vuole bene, ieri, oggi e domani, a Valentino e agli sposini sfortunati, alla cara Lisa che a migliaia di km di distanza mi dedica il suo tempo e la sua bella testa, a mia sorella grazie alla quale starei in piedi anche se non avessi una gamba, a mamma e papà che si sforzano di seguirmi sui social alla loro bella età, ai miei suoceri che sono le persone più belle che si possa immaginare e a Gabri… tutti i perché li tengo per me.
“Non capisco perché Cupido è stato scelto per rappresentare San Valentino. Quando penso a qualcosa di romantico,
l’ultima cosa che mi viene in mente è un bimbo tappo e ciccione che mi punta l’arma addosso.”
(P. MCGinty)
SUGGERIMENTI
Quali stampi usare per la Red Velvet?
Ho scelto di realizzare la torta cuocendo il composto nella classica teglia rettangolare da forno cosicché i bordi dei dischi della Red Velvet risultassero belli rossi una volta intagliati. Potete però evitare questo passaggio. Se preferite il metodo tradizionale, sicuramente più veloce e pratico (con le tortiere), potete utilizzare 3 stampi per torta con diametro 18 cm. I dischi ovviamente verranno più alti.
Come trattare gli stampi per la Red Velvet?
Imburrate solo le basi e foderatele con carta forno. Poi imburrate i tre anelli e versate l’impasto dividendolo equamente nei tre stampi (circa 450 g di impasto a tortiera). Cuocete in forno per circa 35 minuti (fate la prova stecchino). A cottura ultimata lasciate raffreddare bene quindi rimuovete con un coltello seghettato l’eventuale cupoletta che si sarà formata per ottenere 3 dischi delle medesime dimensioni.
Come realizzare le briciole di Red Velvet per la decorazione?
Conservate un po’ di base cotta (quella delle calotte una volta che avete sfumato le torte) per ultimare la torta. Procedete farcendo i dischi con la crema conservandone un po’ per la decorazione. Sull’ultimo disco spalmate un leggero strato di crema quindi realizzate dei ciuffi con la tasca da pasticcere (anche senza bocchetta) lungo tutto il bordo. Prendete poi l’impasto avanzato, sbriciolatelo e versate le briciole rosse nella parte centrale.
STRUMENTI
grattugia (io utilizzo questa, è perfetta per la scorza degli agrumi)
carta forno
teglia forno 40*30 (leccarda standard per forni da 60 litri)
anello diametro 18 cm
spatola
setaccio
ciotola
termometro da cucina (non indispensabile)
tasca da pasticcere munita di bocchetta rotonda da 1 cm circa
INGREDIENTI & PROCEDIMENTO PER LA Red Velvet
Per la base
150 g burro a temperatura ambiente (estraetelo dal frigo anche la sera prima)
375 g zucchero semolato
buccia grattugiata di un’arancia non trattata
120 g uova a temperatura ambiente (2 grandi)
5 g sale
1 bacca di vaniglia oppure vaniglia in polvere
25/30 ml colorante rosso in gel
50 g cacao in polvere setacciato
375 g farina setacciata
300 g yogurt greco a temperatura ambiente
10 g bicarbonato di soda
30 ml aceto bianco
Ungete con del burro la leccarda da forno quindi incollatevi un foglio di carta forno fino a coprire bene anche i lati.
Accendete il forno e portatelo a 175° C modalità statica.
Nella ciotola della planetaria versate lo zucchero e la buccia grattugiata dell’arancia. Con i polpastrelli sfregate la scorza con lo zucchero cosicché gli olii essenziali si sprigionino al meglio.
Inserite quindi il burro a temperatura ambiente e montate con la frusta piatta (io utilizzo sempre quella gommata per un risultato perfetto) fino a che non avrete ottenuto un composto spumosissimo e bianco.
In una ciotola rompete le uova, sbattetele leggermente quindi scaldatele al microonde per qualche secondo fino a portarle a 28°C.
Se volete potete omettere questo passaggio ma sinceratevi che le uova siano almeno a temperatura ambiente. Versate le uova tiepide, un po’ alla volta, al composto di burro, continuando a montare. Quindi versate il sale, la vaniglia e il colorante. Dovrete ottenere un bel colore ciclamino intenso.
Quando il composto sarà ben amalgamato aggiungete a cucchiaiate lo yogurt alternandolo a cucchiaiate di farina setacciata con il cacao.
In una ciotolina mettete il bicarbonato e a seguire versate l’aceto. Il tutto inizierà a gonfiare producendo molte bolle. Mescolate rapidamente e versate subito nel composto.
Azionate la planetaria e lasciate amalgamare a media velocità per circa 1 minuto.
Versate il composto sulla leccarda coperta di carta forno e stendete in uno strato uniforme aiutandovi con la spatola.
Cuocete in forno a 175 °C per circa 35 minuti. Fate la prova stecchino: deve uscire asciutto.
Lasciate raffreddare e con l’anello ricavate 4 dischi uguali. Mettete da parte il resto con cui completerete la superficie.
Se avanzate della torta potete congelarla e realizzare per un’altra occasione questi golosi cake pops.
Per la farcitura
(Cream cheese frosting)
385 g formaggio cremoso (prova la mia ricetta QUI ) a temperatura ambiente
110 g burro a temperatura ambiente
220 g zucchero a velo
buccia grattugiata di 1 limone non trattato
250 g lamponi freschi
Nella ciotola della planetaria sfregate con la punta delle dita la scorza del limone nello zucchero per farne uscire gli olii essenziali. Inserite il burro morbido e con la frusta piatta o la frusta flessibile (di cui sopra) montate il tutto a velocità medio-alta. Dovrete ottenere una spuma bianca, simile alla panna. Unite il formaggio cremoso e mescolate fino ad ottenere una crema omogenea.
Versate nella tasca da pasticcere munita di bocchetta tonda liscia.
Per la composizione del dolce
Appoggiate il primo disco su un supporto di cartone o un piatto da portata. Farcite alternando i dischi ricavati con il cream-cheese-frosting e qualche lampone. Sull’ultimo disco spalmate un leggero strato di crema con una spatola, quindi realizzate dei ciuffi di crema lungo tutto il bordo. Prendete poi l’impasto avanzato, sbriciolatelo e versate le briciole rosse nella parte centrale.
Riponete in frigorifero a rassodare per almeno 2 ore prima di servire.
1 commento
Salve sulla crema al posto dei lamponi.. Potrei mettere i frutti di bosco congelati?