L’ultima volta che ho staccato i piedi dal suolo parigino stringevo al petto un quadretto bianco ancora fresco di pittura. Ritraeva un profilo di giovane donna sporta alla finestra con filo di perle al collo e unghie laccate di rosso, come il suo vestito. Non fosse per il colore audace del tubino, anche quello rosso, che l’avvolgeva, non l’avrei neppure portato con me a bordo dell’aereo.
D’altra parte come pittrice non valgo un granché.
Eppure quella domenica mattina prima della partenza mi sentivo particolarmente ispirata dall’idea di passare del tempo mangiando con un pennello tra le dita. Nella Ville Lumière li chiamano (curiosamente in inglese) Brunch and Paint.
Francesca, la mia compagna di viaggio, aveva ancora la testa sotto il cuscino mentre io googlavo alle prime luce dell’alba alla ricerca di una qualsiasi attività con carattere artistico da consumare in una manciata di ore prima di prendere un taxi per l’aeroporto.
Lei mi avrebbe stampato due baci sulle guance da lì a due ore mentre io sarei rimasta sola con i miei bagagli a respirare le ultime ore di un fine novembre dall’aria gelida che non ci aveva fatto dono neppure di un debole raggio di sole durante l’intera vacanza.
E poi lo trovo: Galerie WAWI, Drink and Paint | Brunch and Paint.
Dipingi, ascolta musica e mangia contemporaneamente. Perfetto, un mischione di tante cose, così certamente non sbaglio: l’ideale per una consumata multitasking come me.
Termino le valigie, bacio e abbraccio l’amica e lascio il nostro nido al 7° piano ai piedi di Montmartre per dirigermi a passo spedito verso il Marais. Ho tempo per far tutto e nulla prima di infilarmi nell’atelier dei pittori improvvisati. Ma qualcos’altro devo fare, chè a Parigi neppure un minuto si può perdere.
Mani e schiena sono già carichi a sufficienza ma ho ancora alcuni “post-it appesi in memoria”: una nuova boulangerie da testare, un mercato coperto in cui vagare, alcune cosucce per la cucina da comprare ma, soprattutto, il solito cartellino da timbrare. Il suo nome è Bontemps.
Non c’è appuntamento parigino in cui io mi possa privare del piacere anche solo di muovere qualche passo nel mondo fatato della pasticceria più magica e sognante, timidamente incastonata in Rue de Bretagne, giusto a qualche passo dal pittoresco Marché couvert des Enfants Rouges. Da Bontemps è tutto favoleggiante, “petaloso” e delizioso.
E così mi ci infilo sperando di poter occupare ll’ultimo spazio della borsa un pezzetto di deliziosa quattro quarti al limone. Mi sorprendo nel constatare che tutto il personale ha ancora meno tempo di me perché troppo impegnato a servire nel ristorante attiguo Le Jardin Secret in occasione de Le Merveilleux brunch du dimanche.
E così non mi resta che appoggiare lo zigomo alla fotocamera e registrare colori, forme e la poetica luce di quello spazio tra voluttuose creme, lucide fette di frutta succosa, candide cupolette di meringa.
Rimetto il tappo all’obiettivo, mi chiudo la porta alle spalle e mi sento grata per quel pieno di bellezza.
Mi precipito all’appuntamento con l’arte e nelle ore successive faccio tante cose: imbratto una tela, mangio, ascolto una deliziosa voce con chitarra, mangio ancora, dialogo col tassista e, volo e poi torno alla mia vita.
Nello studio di casa, circa 3 mesi dopo, rivedo quegli scatti.
Fotografando con avidità non mi ero neppure accorta di quella dolcezza tutta infiocchettata da sembrare un esotico mazzo di fiori.
Provo a zoomare per scorgere il cartellino nella vetrina, ma non si legge alcunché. Forse “voyage” o qualcosa di simile. Cerco di saperne di più, apro mille finestre e arrivo a carpirne il nome intero: “L’invitation au voyage“: Fruits frais (mangue du Brésil et ananas pain de sucre du Bénin), crémeux passion, chantilly vanille Bourbon de Madagascar et meringue extra légère.
Ok, il titolo racconta di un’opera magna ma da che parte iniziare? Della ricetta, come era facile aspettarsi, manco l’incipit.
Decido che me lo farò bastare e, in un giorno di fine aprile, armata di santa pazienza parto per questo bel viaggio a modo mio.
Buon divertimento a chi vorrà seguire le mie tracce. 🙂
RICETTA TORTA BONTEMPS PARIS CON FIORI D’ANANAS
Se desideri vedere il video, clicca qui
INGREDIENTI e PROCEDIMENTO
Torta per 6/8 persone
DISCO DI MERINGA
(puoi prepararlo il giorno prima)
180 g+ 50 g zucchero velo
120 g albumi
1 cucchiaino di acqua ai fiori arancio
1 cucchiaino di aceto bianco
1 cucchiaino di amido di mais
Versa gli albumi in una casseruola con 180 g di zucchero a velo.
Porta a 37°C mescolando sempre.
Versa il tutto nella ciotola della planetaria e inizia a montare a vel. medio-alta con la frusta a fili.
Quando avrai ottenuto una massa lucida e soda aggiungi un cucchiaino di aceto e l’amido di mais e monta ancora per qualche istante.
Infine aggiungi l’acqua ai fiori d’arancio. Una volta pronta la massa incorpora il resto dello zucchero con una marisa. Versa in una tasca da pasticcere munita di bocchetta liscia.
Dressa su un silpat microforato due dischi di meringa diametro 16 cm spessi circa 2 cm.
Cuoci in forno preriscaldato a 85-90°C, mod. statica, per circa 1 ora e 30 minuti circa (dovranno staccarsi dal tappetino facilmente).
Al termine apri la porta del forno e lascia raffreddare completamente all’interno.
Un disco puoi conservarlo in congelatore per un’altra torta.
FIORI D’ANANAS
(puoi prepararli il giorno prima)
1 ananas
Se desideri dei fiori dal giallo più scuro usa un ananas maturo, se li preferisci più chiari usa un ananas meno maturo.
Pulisci l’ananas, togli con uno scovolino le parti della buccia che si trovano nella polpa (occhietti) e ricava con un coltello a seghetto, dalla parte centrale, 9/10 fettine molto sottili. Non importa se sono irregolari, purché siano sottili. Tamponale molto bene con della carta forno.
Sistemale su un foglio di carta da forno o, meglio, su un tappetino microforato e falle asciugare in forno a 90°C, modalità ventilata, fino a quando non saranno pronte (circa un paio di ore), girandole intorno alla metà del tempo di asciugatura. Al termine dovranno risultare asciutte.
Adagiale ancora calde in stampini concavi (come quelli per i muffin) e lasciale raffreddare, si dovranno indurire prendendo la forma del fiore.
Una volta asciugati conservali in un contenitore con chiusura ermetica. Temono l’umidità.
Per vedere tutto il procedimento, puoi seguire questo video
Con il resto dell’ananas realizza dei cubetti e saltali in padella con una noce di burro.
Sfuma con del rum o altro liquore e flamba il tutto.
Non appena saranno teneri spegni e conserva i cubetti in una ciotola.
FRANGIPANE ALLE NOCCIOLE
(puoi prepararlo il giorno prima)
35 g burro a temp. amb.
50 g zucchero a velo
50 g nocciole in polvere
7,5 g amido di mais
1 uovo
40 g panna o Crème fraîche
2 pizzichi di sale
Per il frangipane alle nocciole mescola tutti gli ingredienti e metti in una tasca da pasticcere.
Conserva in frigorifero per almeno 1 ora.
SABLÉE BRETONE
(puoi prepararlo il giorno prima e cuocerlo il giorno stesso)
2 tuorli
75 g zucchero semolato
85 g burro a temp. amb.
115 g farina tipo 00 biologica Grandi Molini Italiani
7 g lievito per dolci
2 g sale in fiocchi Maldon
Per il sablée bretone sbatti i tuorli e lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco spumoso.
Incorpora il burro ammorbidito ed il sale con una spatola e infine la farina mescolata con il lievito.
Stendi il composto, in un disco di 1 cm di spessore, tra due fogli di carta da forno e lascia riposare per 1 ora in frigorifero.
Una volta freddo appoggia sulla base un anello imburrato (io ho usato il microforato ma ti suggerisco di usarne uno semplice) diametro 17 cm alto circa 3,5 cm e usalo per coppare il disco di pasta. Posiziona il disco di pasta dentro l’anello su un tappetino da forno microforato appoggiato sulla griglia del forno.
Con il bordo di pasta restante forma un cordoncino che adagerai all’interno del cerchio lungo i bordi a mo’ di spondina.
Inforna a 175°C per 20 minuti. Al termine estrai e distribuisci all’interno il frangipane alle nocciole. Rimetti nuovamente in forno a 180°C, mod. statica, per 15 minuti.
Lascia raffreddare molto bene.
DIPLOMATICA ALLA VANIGLIA E FIORI D’ARANCIO
(puoi preparare la crema pasticcera il giorno prima e realizzare la diplomatica il giorno stesso)
250 g latte intero
1 baccello di vaniglia
40 g tuorli d’uovo
60 g zucchero
25 g amido di mais
2 g gelatina
150 g panna da montare
2 cucchiaini di acqua ai fiori d’arancio
Immergi i fogli di gelatina in acqua molto fredda.
In una ciotola, sbatti insieme i tuorli d’uovo e lo zucchero fino ad ottenere una spuma.
Aggiungi l’amido di mais e mescola.
Porta appena a bollore il latte con i semi e il baccello di vaniglia in una grande casseruola. Spegni subito e versa 3/4 del latte attraverso un colino nei tuorli senza smettere di sbattere.
Poi versa il tutto nella casseruola contenente il latte caldo rimanente.
Frusta a fuoco medio in modo che la crema si ispessisca, circa 3 minuti.
Rovescia in una ciotola raffreddata in frigo e poi aggiungi la gelatina strizzata e tamponata e mescola bene.
Copri con carta forno a contatto, e lascia raffreddare un po’ prima di mettere in frigorifero.
Quando la crema pasticcera è ben fredda, toglila dal frigorifero e lavorala con una frusta in modo che diventi liscia.
Monta la panna (non troppo fissa) e aggiungila in 3 volte (puoi usare le fruste per incorporarla). Alla fine incorpora anche l’acqua ai fiori d’arancio con una spatola.
Metti la crema in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia di 14-16 mm di diametro e conserva in frigorifero in attesa del montaggio.
MONTAGGIO DEL DOLCE
Per completare la TORTA BONTEMPS PARIS CON FIORI D’ANANAS appoggia la base su un piatto da portata.
Dosa dei ciuffi molto grossi di diplomatica lungo il bordo. Riempi il centro con 3/4 di cubetti d’ananas spadellato. Spolverizza con zucchero a velo lungo i bordi della base che restano visibili.
Appoggia il disco di meringa, poi dosa un ciuffo di diplomatica molto grosso nel mezzo della meringa e altri 5/6 ciuffi intorno (non arrivare fino al bordo della meringa). Aggiungi qualche cubetto di ananas sopra la crema quindi decora, solo prima di servire, con i fiori d’ananas.
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