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Cruffin pasquale al cioccolato (ispirato al Kulìč)

16 April 2025
Cruffin pasquale al cioccolato

Non troppo dolce, come la sua K iniziale: il Kulìč è un lievitato russo tradizionalmente preparato per la Pasqua, il parente ortodosso della colomba: è alto, sontuoso, glassato, portato in chiesa per essere benedetto, come si fa con le cose sacre. E io, che con le lievitazioni lente ho un rapporto al limite tra il mistico e il confuso, non potevo non provarci. Ma è proprio un Kulìč o piuttosto un Cruffin? Un attimo solo, ora ci arrivo.
C’è chi a Pasqua si divide tra colombe e uova di cioccolato… e poi ci sono quelli come me: gente che insegue lievitati semi-sconosciuti come fossero romantici banditi. Il loro perché non lo conosco, ma conosco bene il mio: perché i lievitati sono una cosa serissima e non è nella mia arte una colomba fatta come Dio comanda. O almeno non ancora. Lo sono lo strudel, la frolla, il tiramisù, l’apple pie, la meringata, la pavlova (e sì, potrei continuare…) ma non lo sono i reverendissimi dolci delle feste come colombe e panettoni per i quali nutro comunque ottime prospettive per il futuro.
Quindi non trovo alcun senso nel prodigarmi inutilmente per portare in tavola un risultato accettabile al cospetto di deliziose creazioni di esperta fattura artigianale che, fortunatamente, ricevo ogni anno.

Cruffin pasquale al cioccolato

Perciò mi affanno comunque per onorare la festa, ma mi butto su lievitati come questi, che possono sorprendere senza rubare con pochi titoli la scena: il Cruffin pasquale al cioccolato, alias Kulìč al cioccolato. E quindi eccomi qui, con l’intento di svelare l’identità incerta di un dolce di Pasqua con più passaporti di James Bond.
Il Kulìč: già dal nome lo si intuisce; non è un tipo semplice: ha l’anima russa, l’accento francese e un piglio decisamente italiano.
Solo che, con un pizzico di anarchia, al posto di uvette e canditi che fanno molto Natale, ci ho messo delle gocce di cioccolato fondente.
E il cruffin che c’entra? quello è una storia un po’ diversa. Ateo per natura – ma molto “trendy” – è un incrocio poco ortodosso – ma molto Instagram-friendly – tra un croissant e un muffin, ed è nato non molto tempo fa in qualche bakery hipster californiana.
Nel dubbio se buttarmi su uno o sull’altro… ho pensato di fonderli: impasto sfogliato con burro aromatizzato all’arancia, forma alta e slanciata, e tanta, tantissima cioccolata. Non lo farò benedire, quindi per forza prende il nome di Cruffin pasquale al cioccolato.
Un dolce di Pasqua al cioccolato che sulla tavola trevigiana non ti immagini proprio di vedere, ma che sa stare bene ovunque, accanto al baccalà mantecato o agli asparagi e uova, così come alla santissima colomba.
E via, sulla strada di una resurrezione lenta con rinascita fragrante.

RICETTA DEL CRUFFIN PASQUALE AL CIOCCOLATO

INGREDIENTI

Per l’impasto
250 g farina Manitoba tipo 0 W350 – Grandi Molini Italiani
250 g farina tipo 00 W200 – Grandi Molini Italiani
250 g latte intero freddo
1 uovo medio
15 g lievito di birra fresco
120 g zucchero
50 g burro morbido (a pomata)
2 prese di sale
zeste di 1 arancia bio
punta di cucchiaino di vaniglia in polvere

Per la farcia
60 g burro fuso ma raffreddato
zeste di 1 arancia bio
150 g gocce di cioccolato fondente

Per decorare
zucchero a velo

PROCEDIMENTO

Prepara l’impasto
Inserisci nella ciotola della planetaria, munita di foglia, il latte e l’uovo leggermente sbattuto con lo zucchero.
Sbriciola al suo interno il lievito fresco e miscela per alcuni secondi. Aggiungi poi tutte le farine setacciata, un po’ alla volta ma senza fermarti. Impasta fino a quando l’impasto inizia a legare, poi aggiungi il sale. Aggiungi a questo punto il burro morbido (mi raccomando, non fuso!) in piccoli pezzi, uno alla volta.
Non aggiungerne altro finché il precedente non sarà completamente assorbito: ci vorranno circa 10 minuti in tutto. 
Incorda bene l’impasto – vuol dire che si aggrapperà al gancio e inizierà a staccarsi dalle pareti della ciotola. (Incordato bene, l’impasto risulterà liscio, lucido, ed elastico. Se lo tiri tra le dita, dovrà formare un velo sottile senza strapparsi subito).
Rovescia sul piano di lavoro, conferisci una forma tonda, lascia riposare per 20 minuti coperto con una ciotola.
Fai qualche piega di rinforzo sollevandolo dal piano di lavoro e poi riportandolo sopra i lembi che saranno sotto.
Trasferisci l’impasto in una ciotola leggermente unta, copri con pellicola e lascia lievitare in un luogo tiepido (circa 26-28°C) per circa 2 ore, o fino al raddoppio.
Sgonfialo, avvolgilo con pellicola stretta e riponi 10 minuti in congelatore e poi spostalo in frigorifero nella parte più bassa.
Dopo circa 8 ore riprendilo e stendilo in un rettangolo molto sottile (non serve spolverizzare con farina, andrai meglio ad arrotolarlo), circa 37*45 cm.

Farcisci l’impasto
Spennella tutta la superficie con burro fuso e raffreddato (in cui avrai mescolato le scorze d’arancia) e distribuisci in modo uniforme le gocce di cioccolato (o il cioccolato avanzato di Pasqua). 
Arrotola il rettangolo partendo dal lato lungo, ottenendo un salsicciotto molto stretto. Lasciando intatti gli ultimi 4 cm di una estremità, incidi il rotolo in verticale con un tarocco o un coltello, dividendolo in due metà.
Arrotola la prima metà in forma di chiocciola o spirale, poi la seconda in senso opposto posizionandola sopra la prima. 
Imburra e fodera con carta forno (lascia che superi abbondantemente il bordo della teglia) uno stampo a cerniera da 20 cm. 
Posiziona all’interno la chiocciola, copri con pellicola e lascia lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido.

Cuoci il Cruffin pasquale al cioccolato
Preriscalda il forno in mod. statica a 175°C. Inforna la brioche nel ripiano centrale e cuoci per 25 minuti a 175°C, poi abbassa a 165°C e prosegui la cottura per altri 25 minuti. A metà cottura, copri la superficie con un foglio di alluminio per evitare che si scurisca troppo.
Sforna, lascia intiepidire nello stampo, poi trasferisci su una griglia.
Una volta freddo servi il Cruffin pasquale al cioccolato spolverizzato con zucchero a velo.

Ti piacciono i lievitati sfogliati? Dai un’occhio alla BRIOCHE SFOGLIATA AL MIELE E BURRO SALATO 🙂

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Bundt cake al miele e arancia rossa

6 March 2025
Ricetta della Bundt cake al miele e arancia rossa con Buttercream alla meringa svizzera

Bundt cake al miele e arancia rossa: in altre parole, le forme gentili ma decise della donna che ammiro.

“Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che tu possa reggere con mano mortale in grado di imprigionare la libertà della mia mente”. Parole dal pugno di Virginia Woolf, nel secolo scorso, mai come oggi attuali e significative per me al pari di: “Ognuno va dove vuole stare e lascia ciò che vuole perdere”. Lo scriveva la “rivoluzione anzitempo” fatta persona, Frida Kahlo, personaggio che m’incanta da sempre, incarnazione di forza e sofferenza, donna che ha amato fino all’osso, che si è spezzata e ricostruita mille volte.
Nelle sue opere, nel suo viso fiero, nel suo fardello di dolore esibito senza vergogna c’è tutta la forza di chi non ha mai smesso di essere fedele a se stessa. È questo che mi ispira di lei: la capacità di stare in piedi nonostante tutto, di raccontarsi senza filtri, di non avere paura di mostrarsi fragile e tenace allo stesso tempo. E di riuscire, senza il minimo fraintendimento, ad esserlo.

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Frittelle di Carnevale all’arancia

29 January 2025
La ricetta delle Frittelle di carnevale all'arancia di Lucia Carniel blogger L'Ultima Fetta

Fra piume dorate e velluti scuri, mi sono apparecchiata per il Carnevale mascherandomi come una dama di corte a un ballo segreto, per parlare di… frittelle di Carnevale all’arancia che con Venezia non c’azzeccano nulla.
Cosa penserebbe il Doge se mi vedesse? Forse “Ma come osi, tu, campagnola di terraferma!?”.
Sì, griderebbe allo scandalo, perché ai veneziani certi torti non puoi proprio farli. Un inganno? un affronto storico? o solo un capriccio carnevalesco?
Dogi defunti, quindi a voi che leggete la sentenza.

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Lo Zelten dell’Alto Adige

30 December 2024
Lo Zelten dell'Alto Adige

La solita truffa per intellettuali coi sandali. È questa la frase che sento spesso quando si parla di agricoltura biologica. Me la immagino pronunciata con sarcasmo e una risatina complice, come a dire: “Ah, davvero credi ancora a ‘ste cose?”. Perché è opinione ampiamente condivisa e perché c’è stato un tempo in cui l’ho pensato anche io. Perché il biologico, nel sentire comune, è diventato l’equivalente gastronomico delle campane tibetane: roba per fanatici che ascoltano suonare i cristalli e sborsano cifre blu per una carota.

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Vertical roll cake alla zucca speziata

14 October 2024
Vertical roll cake alla zucca speziata

Amanti della mania del controllo, questo scarabocchiare lo dedico a voi.
Perché io vi comprendo profondamente e per questo posso dire che vi compatisco e vi giustifico, anche se da qualche tempo sono uscita dal gruppo, con la pressa di Jack Frusciante.

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Idee salate, slide

Orecchiette di grano duro con salsa al pomodoro e basilico

29 August 2024
Orecchiette di grano duro con salsa al pomodoro e basilico

Puglia, estate 2024. Tra un bagno ed un pasticciotto ci ho infilato un corso di orecchiette. L’ho deciso così, su due piedi, anzi su due scalini di una delle tante chiese barocche in una Lecce insolitamente silenziosa e molto scarica di turisti.
“Lezione di cucina con orecchiette e abbinamento di vini” presso La Strada del Vino Wine Bistrot, sotto la guida dell’affascinante Ilenia, tour operator salentina con una solida passione per la cucina di una volta, appresa girando di casa in casa di donne anziane custodi del sapere gastronomico pugliese.

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Rotolo di pan di Spagna alle pesche e albicocche

12 August 2024
rotolo di pan di spagna con albicocche e pesche

Luglio inoltrato, anzi, agosto, me l’ero scordato.
Vacanze last minute a cui pensare, una casa da smontare e a breve da lasciare, un nuovo tetto da trovare.
Il tempo in queste settimane è scivolato via come una valanga, veloce e inarrestabile.
Treviso è già vuota ma piena di una luce che brucia, il che è davvero perfetto per crogiolarsi in una malinconia che arrangio sulle note di “Azzurro” di Adriano Celentano: un po’ nostalgica ma tutto sommato pimpante.

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Crostata vegana con confettura raw di fragole e chia

8 July 2024
CROSTATA VEGANA CON CONFETTURA RAW DI FRAGOLE E CHIA

Sento il bisogno di festeggiare pubblicamente un anniversario, una relazione che dura stabilmente da esattamente 3 anni, giorno più, giorno meno.
Una partenza difficile, a tratti sofferta, a volte quasi al limite dell’esaurimento nervoso, con qualche notte insonne e capelli che, per un breve periodo, cadevano a ciocche mentre ora… farebbero invidia a Sansone.
Un cambio di passo sofferto ma irrinunciabile, per il quale ho dovuto abbandonare anni di abitudini sbagliate, sbilanciate, affaticanti, fintamente equilibrate. Un colpo di spugna al passato, un cambio radicale, eppure, in fin dei conti, così naturale.
Mi era stato detto: “Fidati, tieni duro, questa è la strada giusta ma… ci vorranno mesi di assestamento. Solo la tenacia ti porta al risultato, non l’occasionalità.”.

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  Fiori di sablée con frutti rossi e vaniglia  

9 June 2024
Fiori di sablée con frutti rossi e vaniglia

Di sole e d’azzurro. Ce l’hanno sempre raccontato, in musica e parole, che l’azzurro è lì, sopra le nuvole, dopo la pioggia ed il gelo, sopra i nevai, e anche oltre le stelle ed il cielo. E questo accade sempre, ciclicamente, anche se a volte si vede solo fango, pastosissimo fango fino alle ginocchia che come argilla igroscopica drena tutti i nostri succhi vitali.

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Torta Cremona della tradizione lombarda

13 May 2024
La ricetta della Torta Cremona della tradizione lombarda

Ero alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualcosa di raro, qualcosa di buono.
Non accontentarmi di quel che è in vetrina mi appartiene. Scavare sotto la sabbia anche. Sono sempre alla ricerca di qualcosa da apprendere, da capire, da rielaborare, da risolvere, da fotografare, da cuocere, da creare, da colorare.

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La ricetta originale e autentica del Tiramisù di Treviso

27 March 2024
La ricetta originale e autentica del Tiramisù di Treviso

Qualche cosa che forse non sapete sul Tiramisù o Tiramesù (in dialetto veneto), dolce iconico della mia città, Treviso.
Il Tiramisù o Tiramesù è nato nel ’72 a Treviso, nella cucina del Ristorante Le Beccherie, su idea della proprietaria e del suo pasticcere di rientro da un periodo di lavoro in Germania.
Nel 2010 la ricetta originale del Tiramisù è stata depositata con atto notarile presso l’Accademia Italiana della Cucina, a garanzia della sua autenticità.
La sua forma autentica, nonostante lo si veda oggi in forma di “mattonella”, è circolare e ogni porzione equivale ad uno ‘spicchio’.

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Crostata geometrica esotica al pistacchio e crema

10 March 2024
Crostata geometrica esotica al pistacchio e crema

Sono rientrata da una manciata di giorni da Marrakesh ma credo di aver dimenticato la bussola nei vicoletti angusti del Suq, la vivacità sul terrazzo assolato del caffè da cui osservavo la brulicante Piazza Jamaa el Fna, e la voglia di fare nel tè alla menta che sorbivo ai bordi della fontana del Riad.

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La ricetta originale del Kaiserschmarrn di Vienna

11 February 2024
La ricetta originale del Kaiserschmarrn

Dicembre 2023: si tornava dalla Slovacchia, io e Lucia. Quella notte a Vienna si configurava come la tappa finale, a sfondo più mondano, di una settimana passata con gli occhi incollati al pc a ragionare di fotografia.
Per dirla più schietta: sarebbe stata una “due giorni” in cui prendere d’assalto gli hot-spot della città asburgica con quella determinazione che scorre nelle vene solo di chi ha il palato debole per i pezzi da 90 della pasticceria.
Più io che lei, ma che importa, l’unione fa la forza.

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