Non troppo dolce, come la sua K iniziale: il Kulìč è un lievitato russo tradizionalmente preparato per la Pasqua, il parente ortodosso della colomba: è alto, sontuoso, glassato, portato in chiesa per essere benedetto, come si fa con le cose sacre. E io, che con le lievitazioni lente ho un rapporto al limite tra il mistico e il confuso, non potevo non provarci. Ma è proprio un Kulìč o piuttosto un Cruffin? Un attimo solo, ora ci arrivo.
C’è chi a Pasqua si divide tra colombe e uova di cioccolato… e poi ci sono quelli come me: gente che insegue lievitati semi-sconosciuti come fossero romantici banditi. Il loro perché non lo conosco, ma conosco bene il mio: perché i lievitati sono una cosa serissima e non è nella mia arte una colomba fatta come Dio comanda. O almeno non ancora. Lo sono lo strudel, la frolla, il tiramisù, l’apple pie, la meringata, la pavlova (e sì, potrei continuare…) ma non lo sono i reverendissimi dolci delle feste come colombe e panettoni per i quali nutro comunque ottime prospettive per il futuro.
Quindi non trovo alcun senso nel prodigarmi inutilmente per portare in tavola un risultato accettabile al cospetto di deliziose creazioni di esperta fattura artigianale che, fortunatamente, ricevo ogni anno.


Perciò mi affanno comunque per onorare la festa, ma mi butto su lievitati come questi, che possono sorprendere senza rubare con pochi titoli la scena: il Cruffin pasquale al cioccolato, alias Kulìč al cioccolato. E quindi eccomi qui, con l’intento di svelare l’identità incerta di un dolce di Pasqua con più passaporti di James Bond.
Il Kulìč: già dal nome lo si intuisce; non è un tipo semplice: ha l’anima russa, l’accento francese e un piglio decisamente italiano.
Solo che, con un pizzico di anarchia, al posto di uvette e canditi che fanno molto Natale, ci ho messo delle gocce di cioccolato fondente.
E il cruffin che c’entra? quello è una storia un po’ diversa. Ateo per natura – ma molto “trendy” – è un incrocio poco ortodosso – ma molto Instagram-friendly – tra un croissant e un muffin, ed è nato non molto tempo fa in qualche bakery hipster californiana.
Nel dubbio se buttarmi su uno o sull’altro… ho pensato di fonderli: impasto sfogliato con burro aromatizzato all’arancia, forma alta e slanciata, e tanta, tantissima cioccolata. Non lo farò benedire, quindi per forza prende il nome di Cruffin pasquale al cioccolato.
Un dolce di Pasqua al cioccolato che sulla tavola trevigiana non ti immagini proprio di vedere, ma che sa stare bene ovunque, accanto al baccalà mantecato o agli asparagi e uova, così come alla santissima colomba.
E via, sulla strada di una resurrezione lenta con rinascita fragrante.



RICETTA DEL CRUFFIN PASQUALE AL CIOCCOLATO
INGREDIENTI
Per l’impasto
250 g farina Manitoba tipo 0 W350 – Grandi Molini Italiani
250 g farina tipo 00 W200 – Grandi Molini Italiani
250 g latte intero freddo
1 uovo medio
15 g lievito di birra fresco
120 g zucchero
50 g burro morbido (a pomata)
2 prese di sale
zeste di 1 arancia bio
punta di cucchiaino di vaniglia in polvere
Per la farcia
60 g burro fuso ma raffreddato
zeste di 1 arancia bio
150 g gocce di cioccolato fondente
Per decorare
zucchero a velo
PROCEDIMENTO
Prepara l’impasto
Inserisci nella ciotola della planetaria, munita di foglia, il latte e l’uovo leggermente sbattuto con lo zucchero.
Sbriciola al suo interno il lievito fresco e miscela per alcuni secondi. Aggiungi poi tutte le farine setacciata, un po’ alla volta ma senza fermarti. Impasta fino a quando l’impasto inizia a legare, poi aggiungi il sale. Aggiungi a questo punto il burro morbido (mi raccomando, non fuso!) in piccoli pezzi, uno alla volta.
Non aggiungerne altro finché il precedente non sarà completamente assorbito: ci vorranno circa 10 minuti in tutto.
Incorda bene l’impasto – vuol dire che si aggrapperà al gancio e inizierà a staccarsi dalle pareti della ciotola. (Incordato bene, l’impasto risulterà liscio, lucido, ed elastico. Se lo tiri tra le dita, dovrà formare un velo sottile senza strapparsi subito).
Rovescia sul piano di lavoro, conferisci una forma tonda, lascia riposare per 20 minuti coperto con una ciotola.
Fai qualche piega di rinforzo sollevandolo dal piano di lavoro e poi riportandolo sopra i lembi che saranno sotto.
Trasferisci l’impasto in una ciotola leggermente unta, copri con pellicola e lascia lievitare in un luogo tiepido (circa 26-28°C) per circa 2 ore, o fino al raddoppio.
Sgonfialo, avvolgilo con pellicola stretta e riponi 10 minuti in congelatore e poi spostalo in frigorifero nella parte più bassa.
Dopo circa 8 ore riprendilo e stendilo in un rettangolo molto sottile (non serve spolverizzare con farina, andrai meglio ad arrotolarlo), circa 37*45 cm.
Farcisci l’impasto
Spennella tutta la superficie con burro fuso e raffreddato (in cui avrai mescolato le scorze d’arancia) e distribuisci in modo uniforme le gocce di cioccolato (o il cioccolato avanzato di Pasqua).
Arrotola il rettangolo partendo dal lato lungo, ottenendo un salsicciotto molto stretto. Lasciando intatti gli ultimi 4 cm di una estremità, incidi il rotolo in verticale con un tarocco o un coltello, dividendolo in due metà.
Arrotola la prima metà in forma di chiocciola o spirale, poi la seconda in senso opposto posizionandola sopra la prima.
Imburra e fodera con carta forno (lascia che superi abbondantemente il bordo della teglia) uno stampo a cerniera da 20 cm.
Posiziona all’interno la chiocciola, copri con pellicola e lascia lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido.
Cuoci il Cruffin pasquale al cioccolato
Preriscalda il forno in mod. statica a 175°C. Inforna la brioche nel ripiano centrale e cuoci per 25 minuti a 175°C, poi abbassa a 165°C e prosegui la cottura per altri 25 minuti. A metà cottura, copri la superficie con un foglio di alluminio per evitare che si scurisca troppo.
Sforna, lascia intiepidire nello stampo, poi trasferisci su una griglia.
Una volta freddo servi il Cruffin pasquale al cioccolato spolverizzato con zucchero a velo.
Ti piacciono i lievitati sfogliati? Dai un’occhio alla BRIOCHE SFOGLIATA AL MIELE E BURRO SALATO 🙂

