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Crostata vegana con confettura raw di fragole e chia

8 July 2024
CROSTATA VEGANA CON CONFETTURA RAW DI FRAGOLE E CHIA

Sento il bisogno di festeggiare pubblicamente un anniversario, una relazione che dura stabilmente da esattamente 3 anni, giorno più, giorno meno.
Una partenza difficile, a tratti sofferta, a volte quasi al limite dell’esaurimento nervoso, con qualche notte insonne e capelli che, per un breve periodo, cadevano a ciocche mentre ora… farebbero invidia a Sansone.
Un cambio di passo sofferto ma irrinunciabile, per il quale ho dovuto abbandonare anni di abitudini sbagliate, sbilanciate, affaticanti, fintamente equilibrate. Un colpo di spugna al passato, un cambio radicale, eppure, in fin dei conti, così naturale.
Mi era stato detto: “Fidati, tieni duro, questa è la strada giusta ma… ci vorranno mesi di assestamento. Solo la tenacia ti porta al risultato, non l’occasionalità.”.
Ed era vero. Oggi che sono convinta e innamorata più cha mai, posso dirlo: io sono “fatta” di frutta e verdura cruda. Fatta da mattina a sera e grata per sempre a chi mi ha spiegato l’importanza di questa svolta.
Ormai da 3 anni mi nutro così, da ora di pranzo (perché prima non tocco nulla) fino al calar della sera, momento in cui sedersi a tavola per un pasto caldo non ha un valore nutritivo ma principalmente di relax e condivisione.
Ricordo i primi tormenti, quando pranzare con una papaia o un ananas mi mandava ai matti. Alle 14, dopo averla buttata giù svogliatamente mi guardavo intorno smarrita: bene ma… e ora quando se magna per davvero?
Mangiavo puntando gli occhi al frigo, la testa assente, il palato disinteressato.
Immaginare di non dover interrompere il lavoro che stavo facendo, di non dover aprire il frigo e poi passare 10 minuti a pensare cosa cucinare, di non avere piatti e pentole da lavare… mi sembrava davvero troppo da accettare. Quella era la mia vita! Perché cambiare?
Tutta quella praticità non faceva parte della mia routine giornaliera.
Pulire un ananas o 4 pesche era così pratico, così veloce, così onestamente semplice. E poi impegnava poco e lasciava tutto pulito: fornelli, stoviglie, denti e pure alito. Accidenti, anche comodo, a pensarci bene, eppure così diverso da quello che fa il resto del mondo. Ma poi… com avrei condiviso il mio tempo con gli altri alimentandomi in questo modo? Perché insistere sulla strada che mi avrebbe portato ad allontanarmi da abitudini collettive?
Miserere.

albicocche

La risposta mi arrivò almeno un anno dopo, ma fu di una chiarezza unica: perché la strada verso la salute è una sola, ed è questa. Lo dico ripetendomi fastidiosamente, quando posso, con chi incontro, accettando anche di incrociare sguardi diffidenti, fintamente compiacenti o distrattamente interessati. Ma continuo a farlo perché penso sia un modo di fare del bene, molto più che accendere lumini in chiesa. Lo faccio perché per da 70 anni ci bombardano la testa di scemenze in fatto di alimentazione ripetendoci che per mantenere il metabolismo alto è bene mangiucchiare ogni 2/3 ore, che il Fluoro rende i denti bianchi, che la Coca 0 è meglio di quella con lo zucchero, che le banane e i datteri sono “zuccherini” mentre il piatto di pasta fa parte di un’eccellente abitudine mediterranea, che il latte rafforza le ossa e tante altre scempiaggini di siffatta natura.
Racconto quello che ho imparato, ho studiato, ho ascoltato e continuo ad approfondire… e poi sperimentato in prima persona: quello che ho vissuto sulla mia pelle, i cambiamenti fisici e mentali che il crudismo praticato per un buon 80% della giornata favorisce, mettendoci al riparo da tante rogne fisiche e dalla pesantezza. Il cibo crudo si digerisce velocemente, quello processato no: fa sonnolenza, intorpidisce, ci “fa sete”, ci spinge a lanciarci sul divano, a mangiare di più.
Mangiare, per la maggior parte della giornata, cibo vegetale crudo pulisce la mente e lo sguardo, aiuta a tenere in salute l’organismo, a rafforzare il sistema immunitario, ci rende pronti, ci rende più pacati e sereni.
E a chi mi dice: “…ma io se non mangio io svengo! e non ho le energie per lavorare!” rispondo semplicemente: questo è quello che pensi ma che non corrisponde alla realtà. E se non mi credi… poi cominciare da qui.

E se dovesse aggiungere… e chi sei tu per dirlo?
Rispondo: “L’Ultima Fetta… Go anca da spiegarteo? ” (cit.)
;D


Un omaggio al crudismo… una via di mezzo bella e gustosa: la farina Vitamill di Grandi Molini Italiani a basso indice glicemico si sposa con una confettura realizzata a crudo con i semi di chia: in questo modo non vengono alterate le proprietà nutritive della frutta.

CROSTATA VEGANA CON CONFETTURA RAW ALLE FRAGOLE E FRUTTA ESTIVA

CROSTATA VEGANA CON CONFETTURA RAW DI FRAGOLE E CHIA

PER LA CONFETTURA

250 g di fragole 
3 cucchiai di sciroppo d’agave
2 cucchiaini di semi di chia ridotti in polvere  
qualche goccia di limone
2 cucchiai di semi di chia interi  
un cucchiaino di vaniglia a piacere

Lava e cura le fragole. Frullale con lo sciroppo. Aggiungi la chia in polvere, i semi di chia interi e qualche goccia di limone e la vaniglia. Frulla tutto ancora.
Trasferisci la marmellata in un contenitore con coperchio e conservala in frigorifero mentre prepari la base.
Se ti sembra troppo liquida puoi aggiungere ancora un po’ di chia.

PER LA FROLLA

300 g farina a basso indice glicemico Vitamill Grandi Molini Italiani
100 g maltitolo (o un po’ di più, a piacere)
2 g sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
70 ml olio di cocco 
100 ml latte di cocco (o altro latte)
Scorza grattugiata di un limone

In una ciotola setaccia la farina con il lievito. Unisci il sale e il maltitolo.
Nel mezzo versa gli ingredienti liquidi e lavora bene fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Qualora ti sembrasse troppo morbido/duro puoi aggiungere un po’ di farina o un po’ di latte.
Compatta bene sul tavolo, avvolgi con pellicola e riponi in frigorifero a rassodare per un’oretta.
Stendi l’impasto, rivesti sottilmente una teglia antiaderente diametro 22 cm circa, punzecchia il fondo della frolla con la forchetta, coprila con un foglio di carta forno inumidito, stropicciato e poi asciugato.
Riempi con legumi secchi e inforna a 165° per circa 20 minuti. Estrai, rimuovi con delicatezza carta e fagioli, riponi nuovamente in forno fino a completa doratura della base.
Sforna e lasciare raffreddare.

PER GUARNIRE LA TORTA

1 percoca
1 manciata di ciliegie
1 vaschetta di lamponi
1 susina rossa
1 vaschetta di more

Riempi con confettura il guscio. Pulisci bene la frutta, taglia la percoca, le ciliegie e la susina.
Disponi i pezzi di frutta sulla confettura.

CROSTATA VEGANA CON CONFETTURA RAW DI FRAGOLE E CHIA
Biscotti, Dolcetti, slide, Torte

  Fiori di sablée con frutti rossi e vaniglia  

9 June 2024
Fiori di sablée con frutti rossi e vaniglia

Di sole e d’azzurro. Ce l’hanno sempre raccontato, in musica e parole, che l’azzurro è lì, sopra le nuvole, dopo la pioggia ed il gelo, sopra i nevai, e anche oltre le stelle ed il cielo. E questo accade sempre, ciclicamente, anche se a volte si vede solo fango, pastosissimo fango fino alle ginocchia che come argilla igroscopica drena tutti i nostri succhi vitali.

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Torta Cremona della tradizione lombarda

13 May 2024
La ricetta della Torta Cremona della tradizione lombarda

Ero alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualcosa di raro, qualcosa di buono.
Non accontentarmi di quel che è in vetrina mi appartiene. Scavare sotto la sabbia anche. Sono sempre alla ricerca di qualcosa da apprendere, da capire, da rielaborare, da risolvere, da fotografare, da cuocere, da creare, da colorare.

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La ricetta originale e autentica del Tiramisù di Treviso

27 March 2024
La ricetta originale e autentica del Tiramisù di Treviso

Qualche cosa che forse non sapete sul Tiramisù o Tiramesù (in dialetto veneto), dolce iconico della mia città, Treviso.
Il Tiramisù o Tiramesù è nato nel ’72 a Treviso, nella cucina del Ristorante Le Beccherie, su idea della proprietaria e del suo pasticcere di rientro da un periodo di lavoro in Germania.
Nel 2010 la ricetta originale del Tiramisù è stata depositata con atto notarile presso l’Accademia Italiana della Cucina, a garanzia della sua autenticità.
La sua forma autentica, nonostante lo si veda oggi in forma di “mattonella”, è circolare e ogni porzione equivale ad uno ‘spicchio’.

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Crostata geometrica esotica al pistacchio e crema

10 March 2024
Crostata geometrica esotica al pistacchio e crema

Sono rientrata da una manciata di giorni da Marrakesh ma credo di aver dimenticato la bussola nei vicoletti angusti del Suq, la vivacità sul terrazzo assolato del caffè da cui osservavo la brulicante Piazza Jamaa el Fna, e la voglia di fare nel tè alla menta che sorbivo ai bordi della fontana del Riad.

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La ricetta originale del Kaiserschmarrn di Vienna

11 February 2024
La ricetta originale del Kaiserschmarrn

Dicembre 2023: si tornava dalla Slovacchia, io e Lucia. Quella notte a Vienna si configurava come la tappa finale, a sfondo più mondano, di una settimana passata con gli occhi incollati al pc a ragionare di fotografia.
Per dirla più schietta: sarebbe stata una “due giorni” in cui prendere d’assalto gli hot-spot della città asburgica con quella determinazione che scorre nelle vene solo di chi ha il palato debole per i pezzi da 90 della pasticceria.
Più io che lei, ma che importa, l’unione fa la forza.

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Torta al radicchio rosso di Treviso e burro nocciola

9 January 2024
Torta al radicchio rosso di Treviso

Nel 2004 avevo 25 anni, mi ero da poco laureata e lavoravo nel customer care di una grande multinazionale, di quelle che seducono te e tutta la tua famiglia in giovane età promettendoti carriera e un posto “sicuro”: una di quelle del Nord-Est, imponenti, con i vetri specchiati. Eravamo tanti, tantissimi pesci in un solo acquario: così lo chiamavano quel cubo costruito lungo la statale appena fuori da Pordenone.
Insomma, nuotavo nei bassi fondi del grande palazzo e solo dopo qualche mese avevo già mangiato così tanto fango che neanche una carpa nel Po. Trovavo asfissiante tutto, dalla a alla z: la sveglia alle 6 del mattino, le 2 ore di strada spesso dense di nebbia, ricevere una media di 100 telefonate al giorno di gente lamentosa e infine dover sottostare ad una routine senza scampo: 8-13-mensa-14-17.
Stavo meglio qualche mese prima, studentessa in stage, a 600 euro al mese in giro per l’Italia.

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Strudel di mele con pasta frolla dell’Alto Adige

12 December 2023
La ricetta perfetta per lo Strudel di mele con pasta frolla dell'Alto Adige

Ho sempre un pochino snobbato lo Strudel di mele con pasta frolla dell’Alto Adige preferendo a questa versione burrosa e “biscottosa” quella più leggera e croccante con pasta matta. Prima di pubblicare la mia versione, a fine 2018, impiegai settimane a ricostruire una ricetta più che soddisfacente peregrinando tra interpretazioni di grandi maestri della pasticceria internazionale, video casalinghi di nonne dell’est, articoli in lingua straniera e antologie di cucina scovate nelle librerie di casa.

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Torte

Pan di zucca e crema di marroni (senza grassi)

13 November 2023
Pan di zucca e crema di marroni (senza grassi) con stampo Nordic

Cosa succede se, ad una torta, togli il burro senza rimpiazzarlo?
Molte volte dicono nulla di buono, eccezione fatta per il Pan di zucca e crema di marroni.
La letteratura culinaria in merito racconta che il dolce perderà morbidezza, che potrebbe risultare asciutto. Dice anche che il sapore potrebbe essere compromesso (leggi non sapere di niente) e, infine, avere una texture più fragile.
Insomma, dati i pronostici, ma chi me lo faceva fare di togliere i grassi? Eppure c’era qualcosa in queste premesse che suggeriva di essere sulla strada giusta dato che ero alla ricerca di un dolce autunnale dalla classica consistenza del “banana bread”, quel pane molto umido, soffice e vagamente cioccolatoso, non troppo zuccherato, non troppo pesante e non troppo dolce, appunto.
Tante ragioni per cui qualcuno l’ha chiamato, non a caso, pane.

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Tarte tatin di mele caramellate

10 October 2023
Tarte tatin di mele caramellate

Sono orgogliosa della mia smodata passione per le torte di mele: non fosse per questo amore incondizionato non sarei mai arrivata a sfornare qualcosa che merita di essere chiamata, appunto, Tarte Tatin di mele caramellate.
Rappresenta un capolavoro di matrice francese che forse in Italia trova il suo corrispondente – in termini di fama – nel Tiramisù, eppure… eppure.
Eppure (proprio come nel caso del Tiramisù), sebbene declinazioni di questo archetipo culinario vengano sbandierate ai quattro venti con oltre 174 mila esemplari su Google, solo pochi esemplari possono davvero fregiarsi di questo nome.

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Frolla bretone alle nocciole con fichi freschi e uva

12 September 2023
Frolla bretone alle nocciole con fichi freschi e uva

La foto di una frolla bretone alle nocciole con fichi freschi e uva è quel che resta di qualche giorno di vacanza passato sui colli romani nella casa degli zii, situazione che da ragazza ricercavo ad ogni possibile ponte scolastico. Salivo sul treno con un’amica, un paio di mappe e lo zaino e, dopo una serie di cambi e coincidenze, raggiungevo la loro grande casa che sedeva imponente sulla collinetta tra viti e ulivi ai piedi di Colonna.

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“Dunes Blanches” di Pascal Lucas

8 August 2023
La ricetta delle Dunes Blanches di Pascal Lucas

Piccoli, tondi, croccanti e gonfi come palloncini: sono le “Dunes Blanches“, le celebri chouquettes o (bignè alla chantilly) di Pascal Lucas, boulanger nella zona di mare di Cap-Ferret, a pochi passi da Bordeaux, nel 2007.
Si narra che, negli ultimi dieci anni, a Cap-Ferret, turisti e locali ne siano diventati dipendenti. Si dice anche che siano nati in famiglia, di primissimo mattino, quando il figlio di Pascal gonfia una delle sue nuvolette croccanti con una “crema leggera”.
L’idea seduce il papà fornaio il quale, la mattina seguente, comincia ad esporre in vetrina alcune piccole “dune bianche” destando subito un notevole interesse tra i turisti in infradito.
Da quel giorno è stato tutto un susseguirsi di bignè.

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Torta alle fragole di mezz’estate

10 July 2023
Jordgubbstårta otorta alle fragole di mezz'estate

Ci siamo già quasi nel mezzo con entrambe le scarpe, anzi in ciabatte con le unghie smaltate di rosso, ed io ho già il timore che finisca.
Dormo con il piumino tirolese e l’aria condizionata, stipo meloncini su tutti i ripiani della cantinetta vino e vado di estratti di anguria e clorofilla quando c’è luce, per cedere alla masticazione non appena si palesa l’imbrunire.
La mia estate è partita così, zeppa di liquidi e di contraddizioni. Mi dico che è il bello dell’avanzare dell’età, poter apparire bizzarri senza per forza provare vergogna, come quelli che viaggiano col cappello in macchina oppure si strizzano la panza con bretelle e cintura.

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Torta al rabarbaro e meringa

16 May 2023
Come fare la torta al rabarbaro, fragole, lamponi e meringa

Vivo tutto l’anno in attesa di veder fiorire le peonie del mio fazzoletto di giardino.
Durante la prigionia della primavera 2020 acquistai due piante online e le misi nell’unico angolo libero disponibile, proprio accanto alla Camelia. Non sapevo che colori avessero perchè alla mia richiesta di informazioni la signora al telefono rispose sbrigativamente “sì, ne abbiamo ma non so dirle come sono.”.
Va bene, me ne dia due di quel che non sa cos’è, le risposi; d’altra parte per me, fino a quel momento, le peonie erano solo di un tipo: molto petalose e fitte fitte e rosa pallido.
Qualche giorno dopo due rametti spuntavano dal terreno ricoperto di corteccia. Ogni giorno controllavo la loro crescita, immaginando un cespuglio rigoglioso di lì a poco.

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