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Torte

Torta rovesciata alle pere e cioccolato con cannella

15 September 2020
Torta rovesciata alle pere e cioccolato con cannella

Sono in partenza e sono tesa, perchè devo farlo in un momento in cui so che sarebbe meglio non mi allontanassi da casa.
Sono in partenza e sono felice, perchè tornare in mezzo alla natura mi ricorderà che c’è qualcosa di bello per cui vale la pena sopportare tante quotidiane brutture della vita, dei tempi e della società.
Sono in partenza e sono emozionata, perché da quando sono rientrata dalla Val Zoldana non ho più fotografato per puro piacere, ma unicamente per dovere.

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Lievitati, slide

Brioche sfogliata al miele e burro salato

8 September 2020

É passato un anno dal mio ultimo viaggio in Borgogna e non so dire quali siano le cose che più mi mancano.
Ho trascorso gli ultimi mesi a rispolverare ricordi, intrufolandomi in qualsiasi pertugio come un cane da tartufo: si era reso necessario per la stesura del libro ma è risultato comunque benefico per lo spirito in un momento in cui desiderare di oltrepassare i confini sembrava essere un tabù.

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Idee salate, slide

Fiori di pasta alle ortiche e ricotta

27 August 2020
Fiori di pasta alle ortiche e ricotta

Ogni volta che in luglio arrivavamo in prossimità di Longarone tiravo sempre un doppio sospiro: uno per il fatto che avevamo già percorso metà di quella strada che ci separava dalla meta e un altro ricordando che mamma aveva lasciato quel paese, situato lungo il Piave, giusto alcuni anni prima della notte in cui il mostro d’acqua scavalcò la diga del Vajont per distruggere tutto quello che avrebbe trovato nella vallata.
Duemila anime, interi paesi, strade, edifici, ricordi. Continua a leggere…

slide, Torte

Ciambella al cacao e caffè con glassa all’ibisco

2 July 2020
Ciambella al cacao, cocco e caffè con glassa all'ibisco

Di piaceri e paure, e di piaceri che spesso generano paure.

Quanto ai primi, Brecht dava questa definizione: il primo sguardo dalla finestra al mattino, il vecchio libro ritrovato, volti entusiasti, neve, il mutare delle stagioni, il giornale, la dialettica, fare la doccia, nuotare, musica antica, capire, musica moderna, scrivere, viaggiare, cantare, essere gentili.

Avrò riletto questo elenco almeno dieci volte chiedendomi se, sotto traccia, si celasse anche un ordine di importanza e cercando di capire quali io trovassi parimenti condivisibili.

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Lievitati, slide

Babka rotonda al cioccolato e pistacchi

11 June 2020
Come fare la Babka al cioccolato

Ho impacchettato Maggio con una certa dose di sollievo.
Se mi avessero detto cosa avrei trovato dietro le porte di questa fase 2 non mi sarei alzata così volentieri dal letto quel 4 mattina.
Allo scadere dell’isolamento pensavo di aver schivato gli ospedali e invece mi sono ritrovata nel mezzo del fosso con entrambi i piedi e nella peggiore delle posizioni, tentando di interpretare a distanza come curare mio padre, senza sapere come sarebbe andata a finire e sperimentando nuovamente sulla pelle quanto i problemi di salute siano una delle cose più spiazzanti del vivere. Continua a leggere…

Biscotti, slide

Bussolà ed Esse di Burano: i “golosessi” veneziani

8 May 2020
Bussolà ed Esse di Burano ricetta

“E allora, mi dica un po’, cosa sta succedendo?
“Vede dottore, è un po’ come se avessi festeggiato in 5 mesi un Natale, un Carnevale e una Pasqua e poi avessi trasformato ogni altro giorno non festivo, in un altro Natale. Insomma, stamattina ho riesumato la bilancia che fino a 2 ore fa non sapevo nemmeno dove fosse sepolta e ci sono salita per la prima volta dopo circa 1 anno. Le devo dire che mi si è aperto un mondo di numeri improbabili quanto quelli del lotto.”. Continua a leggere…

slide, Torte

La ricetta per una Pavlova perfetta e senza segreti.

16 April 2020
La ricetta originale della Pavlova

Ci sono cavalli di battaglia e cavalli di battaglia.
Il mio è bianco, ha forme croccanti, un cuore morbido. No, non è un unicorno e, soprattutto, non può non piacere.
Modesta, eh?
In questo caso, dire le cose esattamente come stanno, correndo qualche rischio di peccare di tracotanza, ha il suo perché: ammetterlo contribuisce ad abbattere un muro di convinzioni che la maggior parte delle persone si è costruita rispetto a questo dessert.

Un muro di “non mi verrà mai” che sembra insormontabile e che lo rende uno dei dolci più affascinanti forse proprio perché apparentemente  irraggiungibili.
Tutto-il-contrario. 

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Lievitati, slide

Treccia di pan brioche tridimensionale a 5 capi

9 April 2020
PAN BRIOCHE TRECCIA TRIDIMENSIONALE A 5 CAPI

Ho sempre avuto una certa passione per le trecce. La prima volta che ne ho tenuta una tra le mani avevo sei anni e si trattava proprio della mia: mamma aveva consegnato me e Laura alla giovane parrucchiera Michela che prima aveva lavato le nostre folte chiome e poi era passata ad intrecciarne le ciocche lucide. Infine ne aveva serrato le estremità in un nastro colorato: rosa per me e rosso per Laura.

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Lievitati

Brioche mousseline francese: una leggerezza ai tempi del Corona Virus.

26 March 2020
Brioche Mousseline di Conticini

La chiamano la brioche dell’infanzia, i cugini d’oltralpe, quella della nonna, quella di cui si tramanda ricetta di madre in figlia da tempi remoti, con un solo punto fermo:  la brioche mousseline francese deve averne tanto, di burro, almeno un 40% sul peso della farina.

Pure nonna Giovanna mi deliziava, nei rituali pomeriggi domenicali, di burro, ma pratica e sbrigativa com’era me lo spalmava su una fetta di pane bianco morbido, lo stesso da sempre detestato da mio padre perché “sa di altro, non è pane”.
Me lo porgeva su un piattino bianco di ceramica spessa e poi, da un barattolino di latta leggero, faceva scendere una pioggia di zucchero: quale migliore modo per rifinire il tutto con un velo di croccantezza?

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Lievitati, slide

Focaccia decorata con verdure: Giardino Zen

25 March 2020
Come decorare una focaccia con verdure

Non c’è nulla di più gratificante di prendere in mano i colori e dipingere. In assenza di colori, si possono usare le verdure.
La mia focaccia decorata con verdure (o Gardenscape Focaccia) l’ho chiamata Giardino Zen: è uscita dalle mie mani in un pomeriggio di questo lungo isolamento forzato.
L’arte della decorazione del pane e dei lievitati è una tendenza molto in voga in questo periodo ed esercitarla è stato appagante e rigenerante.
Si tratta di una focaccia realizzata con lievito di birra e purea di patata lessa, di cui ho decorato la superficie con l’ambizione di riprodurre un piccolo giardino fiorito. Continua a leggere…

Idee salate

Panini arabi farciti con petto d’anatra e maionese all’aglio rosa

13 March 2020

Si può continuare a sognare in un periodo di paura?

Non pensavo mi sarei ritrovata a scrivere qualcosa a proposito del Covid-19, ed ho impiegato giorni a capire come tornare a digitare parole sulla tastiera che non ne risultassero contagiate.

Mi terrò lontana dall’esprimere un’opinione a riguardo, tuttavia sento l’urgenza di raccontare come quest’onda anomala e imprevedibile sia riuscita a infrangersi, non senza conseguenze, sulle fresche e delicate pareti di un mondo che avevo da poco costruito su intrecci di creatività, sogni e progetti. O almeno questo era quello che pensavo. Continua a leggere…

Torte

Crostata decorata ai frutti rossi e crema al latte di mandorla

10 February 2020
crostata decorata ai frutti rossi

Una saggia ed anziana zia, qualche tempo fa, mi raccontò che la percezione del tempo cambia sostanzialmente all’aumentare dell’età.
Ascoltai quella frase, senza prestar troppa attenzione, seduta sul divano verde pastello del suo salotto dove, da che ho memoria, ama coltivare la sana conversazione con parenti e conoscenti.
Seppure inconsapevolmente, riuscii a tenere traccia di quelle parole: “Sai Lucia, quando si è piccoli i giorni sembrano mesi ed i mesi sembrano anni. Accade invece che, quando invecchi, si verifichi l’inverso: le ore sembra scorrano come minuti e gli anni scappino via come mesi.”

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Torte

Blitz di mele soffice con latte e rum e la mia lista di libri del cuore.

9 January 2020
Torta di mele della mia infanzia e tutto quello che ho imparato dopo aver smesso di succhiare il leccapentole. Sono al mio terzo giorno di sveglia all'alba, una pratica che si sta rivelando utile come mai avrei immaginato. Ne percepivo la potenza, mentre cercavo di familiarizzare con questo progetto di ristrutturazione della mia quotidianità durante il periodo natalizio, ma solo mettendolo in pratica riesco a capirne concretamente la portata. Scrivere queste righe però so mi costerà una gran fatica. Non tanto per il sonno, che non avverto affatto, quanto per le immagini che inevitabilmente evocherò ricordando le pagine dei libri che hanno fatto la mia storia di vita: ricordi di cene in compagnia, pranzi primaverili all'aria aperta, infornate notturne e viaggi gourmand in cui il cibo ed il vino sono stati protagonisti assoluti. Un reportage di ricordi che può affaticare parecchio chi ha scelto di affrontare un periodo detox a base di frullati Sirt. Sono consapevole che il 90% di voi non abbia idea di cosa io stia parlando, eppure è curioso sia stato proprio uno dei miei più affezionati amici social (altrimenti detti follower) a mettermi questa pulce nell'orecchio - la dieta Sirt - che ora non riesco più a ignorare. Ricapitolando: inizio questo 2020 rimuovendo l'applicazione di whatsapp, infilandomi sotto le coperte alle 21.30 e svegliandomi alle 5.30 in una stagione in cui pure il pavimento in legno risulta freddo come il ghiaccio. A questo segue saluto all'alba con 30 minuti di intensa attività fisica e un regime alimentare di "pulizia" del corpo che mi accompagna per la giornata intera e che si basa sull'assunzione di estratti di cavolo riccio, sedano, te matcha, cipolle rosse, rucola, limone, noci, zenzero e peperoncino. L'unica gratificazione, che mi trattiene dal trasformarmi nell'esorcista, sono 20 g di cioccolato fondente Lindt Excellence 85% che assaporo - come fosse acqua nel deserto - con il caffè delle 14 (perchè se scrivo"dopo pranzo" iniziereste davvero a dubitare della mia salute mentale). Sono convinta che esista qualche probabilità che io riesca a sovvertire usi e costumi che hanno governato i miei primi 40 anni di vita, tuttavia credo più probabile che entro fine settimana verrò colta da una crisi d'identità. Perchè certo, io posso anche evitare di bere aperitivi ed alimentarmi con pasta e dolci, ma non posso esimermi dal frequentare la cucina per infornare o studiare libri di ricette. Altrimenti cosa mi alzo alle 5.30 a fare? Tuttavia, impastare pane e dolci con una bibita fredda che sa di erba sul tavolo è davvero sfidante. Bene, e ora che le presentazioni sono fatte e io mi sono riempita la bocca con tutte le noci concesse per la giornata, possiamo passare a rivangare ricordi zuccherosi. Il Blitz di mele soffice con latte e rum è stato il dolce di casa negli anni in cui era un'emozione vedere mamma impastare la pizza Catarì, guardare Cinema in famiglia il venerdì sera tutti insieme su uno stesso divano e ascoltare dischi ballando selvaggiamente in salotto con mia sorella. La mia Ninetta (così la chiamo) è sempre stata metodica e precisa: in qualsiasi attività domestica, così come in cucina, non ci faceva intervenire un granchè, ma le piaceva tenere la nostra attenzione puntata sulla preparazione concedendoci qualche pezzetto di mela, delle noci, del cioccolato o la spatola ancora velata di impasto subito dopo aver infornato la torta. A me il cucchiaio, a Laura la terrina gialla o viceversa. Ricordo simpaticamente le prime sniffate di vanillina e il profumo potente della fialetta di Rum, il rumore assordante dello sbattitore che prima era stato di mia nonna (quando gli elettrodomestici duravano anche più di 20 anni) e la polvere impercettibile sospesa nell'aria quando passava a setacciare farina e lievito. Non dava il giro a 30 ricette, ma si giostrava principalmente con quelle 3 o 4 che le garantivano una standing ovation: la torta allo yogurt (in cui l'unica unità di misura era il vasetto), la torta di mele, noci e caramello e il Blitz di mele soffice con latte e rum, una ricetta tedesca che credo sia apparsa in quasiasi rivista di cucina negli anni '80. Le ho ritrovate sfogliando il suo spesso ricettario in pelle lavorata che non è affatto un cimelio di guerra, nonostante mia madre sia una signora di una certà età (non vi dirò quanti per non rischiare la vita, ma vi basti sapere che mi ha avuta a 39 e io ne ho appena compiuti 40). Ebbene la mia Ninetta ha iniziato a farcire il suo spesso ed elegante raccoglitore solo una decina d'anni fa, racimolando foglietti, ritagli di giornale e appunti che custodiva non so dove, ed è riuscita a renderlo romantico come solo un album di foto di famiglia in bianco e nero può essere. Lo conserva insieme ad altri libri di cucina sullo scaffale di una libreria bianca che delimita la sua cucina, accanto alle foto di due bimbe con le lunghe trecce e gli occhi vispi. La stessa abitudine a tenere a portata di mano preziosi ricordi l'ho fatta mia quando sono andata a vivere da sola, nel lontano 2008. Foto e libri a me cari erano stati caricati sulle mensole Ikea con le quali avevo arredato una grande parete della mia prima cucina, all'età di 26 anni. Ogni tanto, la sogno ancora. Era enorme, luminosa e dalla finestra accanto al lavello potevo vedere le Dolomiti. Avevo fatto tutto da sola: rilevazione delle misure, progetto, scelta delle finiture, disposizione degli elettrodomestici. Ci lavoravo con costanza nei fine settimana e facevo di tutto per far quadrare quei tanti moduli in un piccolo budget. Per quanto semplificassi, su una cosa sapevo di non voler scendere a compromessi: doveva essere laccata bianca con il top in legno di betulla. Dovetti sembrare talmente orgogliosa dei miei 6 fogli di progetto che, quando mi recai in negozio per la conferma d'ordine, la ragazza del reparto quasi si commosse. Ricordo ancora quel giorno con una lucidità unica: lei prima misurò con il righello ogni modulo sulla pianta, poi caricò l'ordine e infine mi confermò l'importo pari a 4,950 euro. Brava Ciètta, mi dissi, per un pelo ci sei stata dentro. Poi mi guardò attraverso i suoi occhiali blu e aggiunse: "senti, voglio farti un regalo. Ho un buono sconto del 50%, del quale sono stata omaggiata in quanto dipendente, che potrei regalare ad un amico o un parente. Se lo vuoi, è tuo."  Eh già, ho pensato anche io quello che state pensando voi... scommetto che inizia con la c. Da quella volta ebbi la certezza che la fortuna aiuta gli audaci. Sono passati 12 anni, ma quella cucina bianca e betulla con il lavello in ceramica ancora non riesco a dimenticarla. Era talmente bella che, nonostante qualche segno di evidente usura, riuscii pure a venderla prima di trasferirmi nella nuova casa con Gabriele. Quello che conservo è lo stesso modo di viverla, seppure quella attuale, più di design, funzionale e preziosa, non arrivi a regalarmi lo stesso senso di benessere. I miei libri preferiti ora in parte sono disposti su uno scaffale ricavato nella parete in rovere e, in parte, giacciono impilati su uno sgabellino accanto al bancone. Si tratta di quelli che consulto più di frequente per dissipare un dubbio, se sono in cerca di ispirazione, per un ripasso, in preda alla voglia di creare o solo come buona lettura per accompagnare un pranzo in solitaria. Nessun testo è privo di errori, ma in fondo... chi ha mai conosciuto la perfezione? Quello che spero è che in questa lista possiate scovare una porticina in grado di condurvi per le vie di qualche bel mondo ancora inesplorato. TRA I MIEI LIBRI PREFERITI DI CUCINA... Fra tagli d'Italia: dalle corna alla coda di Bruno Bassetto L'arte del menù di Fabiano Guatteri La pasticceria francese. Storie, personaggi, ingredienti, ricette di S. G. Sender e Marcel Derrien Il Pane senza impasto di Jim Lahey La grammatica dei sapori di Niki Segnit La grammatica delle spezie di Caz Hildebrand Il Montersino. Grande manuale di cucina e pasticceria di Alberto Crapari e Luca Montersino Profumo di lievito e sfoglia di Luca Montersino Best of Paul Bocuse  Non solo zucchero. Tecnica e qualità in pasticceria. Ediz. illustrata: 1 di Iginio Massari Non solo zucchero. Tecnica e qualità in pasticceria: 2 di Iginio Massari Non solo zucchero. Tecnica e qualità in pasticceria: 3 di Iginio Massari Pâtisserie, leçons en pas à pas di Philippe Urraca e Cécile Coulier (in francese) Rêves de pâtissier : 50 classiques de la pâtisserie réinventés di Pierre Hermé (in francese) La boutique delle torte. Torte, cupcakes e dolcetti da tè di Peggy Porschen The Nordic Baking Book di Magnus Nilson (in inglese) Les meilleures recettes de La Meringaie di Marie Stoclet Bardon (in francese) Pâtisserie, l'ultime référence di Christophe Felder (in francese) Jerusalem: A Cookbook di Yotam Ottolenghi (in inglese) Di farina in farina di Marianna Franchi (entrato di recente nella mia cucina! Grazie Matteo) Il pane di pasta madre di Vanessa Kimbell (entrato di recente nella mia cucina! Grazie Eleonora) Il pane è oro di Massimo Bottura Il talismano della felicità di Ada Boni RICETTA DEL BLITZ DI MELE AL LATTE E RUM Grazie mamma, per avermi trasmesso il tuo amore per le mele ed insegnato a capire l'importanza di grattugiare finemente il limone, a cogliere le sfumature delle cose, ad imparare osservando e ad intuire anche quando le verità non sono percettibili come la polvere di farina nell'aria. SUGGERIMENTI Scegliete mele non troppo grandi: affonderanno meno nell'impasto e riuscirete a disporre meglio i quarti sulla superificie. Non da ultimo, in tutte le fette ci sarà un po' di mela. Per estrarre il massimo degli olii essenziali dal limone, sfregate con i polpastrelli le zeste finemente grattugiate nello zucchero. Burro, uova e latte devono essere a temperatura ambiente. Di solito, nella preparazione dei dolci, è meglio procedere così, se non diversamente indicato. STRUMENTI sbattitore elettrico o planetaria teglia ad anello diametro circa 22 cm spatola carta forno INGREDIENTI e PROCEDIMENTO per il Blitz di mele soffice con latte e rum Per le mele 4 mele (meglio non troppo grandi) 3 cucchiai di zucchero il succo di 1 limone Per preparare il Blitz di mele soffice con latte e rum comincia lavando le mele. Sbucciale e poi dividile in 4. Rimuovi i semi, poi incidile sulla parte convessa realizzando con un coltellino affilato dei tagli paralleli e ravvicinati ma senza arrivare a inciderla del tutto. ->Per praticità, se le tue mele non sono molto grosse, puoi utilizzare il tagliauova: io pongo il quarto sulla base in plastica  e poi abbasso la leva con i fili fino ad inciderle per metà. Disponi le mele su un piatto poi bagnale con il succo di limone, spolverizzale con i 3 cucchiai di zucchero e lasciale macerare per mezz’ora. Nel frattempo, prepara l'impasto. Per l'impasto 50g +100 g zucchero semolato (tot 150 g) 70 g burro (a temperatura ambiente) 2 pizzichi di sale la polpa di una bacca di vaniglia 2 uova da allevamento a terra (a temperatura ambiente) succo e scorza di mezzo limone 200 g farina 8 g di lievito per dolci  150 g di latte intero (a temperatura ambiente) 1 cucchiaio Rum Setaccia farina e lievito assieme e tieni da parte. Imburra una teglia ad anello dal diametro di 23 cm circa e rivestila di carta forno. Separa i tuorli dagli albumi, quindi monta questi ultimi con 50 g zucchero separere gli albumi dai tuorli e montali a neve ferma. Aiutandoti con le fruste, monta il burro con i restanti 100 g di zucchero, la scorza di limone (vedi suggerimenti), la vaniglia e il sale. Quando avrai ottenuto una bella spuma, aggiungi i tuorli, uno alla volta.  Sempre montando incorpora il succo del mezzo limone. Incorpora all'impasto la farina setacciata con il lievito, alternandola con il latte cui avrai aggiunto il Rum. Porta il forno a 175° C, modalità statica. Ora lascia le fruste e prendi una spatola: incorpora all’impasto metà degli albumi montati e mescola leggermente facendo in modo che si allenti un pochino. Ora che la massa è più docile, incorpora i restanti albumi delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto per evitare che perdano il loro volume. Per la finitura pre-cottura 2 cucchiai di olio Versa l'impasto nella teglia e disponi sopra le mele affondandole con la parte dei tagli verso l’alto. Pennellale con dell'olio, poi inforna per circa 40 minuti. Fai la prova stecchino prima di estrarla: la superficie deve risultare dorata e l'impasto non deve attaccarsi al bastoncino. Servi il Blitz di mele soffice con latte e rum tiepido e spolverizzato con dello zucchero a velo (anche un ciuffo di panna accanto ha il suo perchè).

Torta di mele della mia infanzia e tutto quello che ho imparato dopo aver smesso di succhiare il leccapentole.

Sono al mio terzo giorno di sveglia all’alba, una pratica che si sta rivelando utile come mai avrei immaginato.
Ne percepivo la potenza, mentre cercavo di familiarizzare con questo progetto di ristrutturazione della mia quotidianità durante il periodo natalizio, ma solo mettendolo in pratica riesco a capirne concretamente la portata.
Scrivere queste righe però so che mi costerà una gran fatica.
Non tanto per il sonno, che non avverto affatto, quanto per le immagini che inevitabilmente evocherò ricordando le pagine dei libri che hanno fatto la mia storia di vita: ricordi di cene in compagnia, pranzi primaverili all’aria aperta, infornate notturne e viaggi gourmand in cui il cibo ed il vino sono stati protagonisti assoluti.

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Idee salate, Lievitati

Pane senza impasto di Jim Lahey ai cachi e carote

7 January 2020
pane senza impasto di Jim Lahey

Nella vita potrà capitare, prima o poi, di incontrare qualcuno che pare essere venuto al mondo per semplificare la tua esistenza.
Questo genere di persone si nutre del piacere di fare qualcosa di buono per gli altri.
Talvolta qualcuno di loro viene beatificato in virtù del fatto che il buono che ha prodotto è andato a beneficio di una porzione allargata del genere umano. Altre volte, invece, il ricordo di queste persone non rimarrà patrimonio di una coscienza collettiva ma solo individuale.

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